Ultimo allenamento a porte aperte per gli uomini di Juric prima della sfida con la Roma. Giornata importante non solo per l’arrivo di Pinilla, ma anche per l’amichevole tra la prima squadra e la Primavera di mister Stellini.
Giocata su due tempi da 40′, la partita ha visto schierate due formazioni diverse. Stesso modulo insomma, con il trequartista dietro le due punte, ma interpreti differenti. Nella prima frazione tra i pali Perin, poi Biraschi, Burdisso, Orban, Edenilson, Rigoni, Fiamozzi, Laxalt, Pandev, Ocampos, Pinilla.
Il Genoa prima squadra impone il proprio gioco, ma gli uomini di Stellini sono formazione in salute, fisicamente e caratterialmente, e protetti tra i pali da Lamanna mantengono la partita in parità. Da segnalare al minuto 16′ la rovesciata made in Pinilla: stop di petto e girata neutralizzata da Lamanna.
Prima del gol, oltre a un paio di tiri a giro parati da Lamanna e partiti dal piede di un Ocampos ispirato, si segnali l’incornata di Orban su corner dalla destra di Edenilson. Poi, al minuto 32′, la rete di Mauricio Pinilla: incursione centrale, tiro rasoterra di destro dal limite dell’area e palla che si deposita in rete.
Il primo minitempo si conclude sull’1 a 0. Nella seconda frazione cambiano portieri e interpreti: Lamanna e Perin si scambiano e la difesa disegnata da Juric si schiera con Izzo, Gentiletti e Muñoz. A centrocampo la linea mediana se la spartiscono invece il primavera Quaini, aggregato dal tecnico rossoblu per tutta la settimana alla prima squadra, e Cofie, con le fasce presidiate da Lazovic e Beghetto. A rilevare Pandev sulla trequarti scelto invece Morosini, con Ninkovic e Simeone a completare l’undici.
I secondi 40′ impegneranno a tempo pieno Perin, il quale chiuderà lo specchio per ben tre volte a Simeone con altrettante uscite basse. A trovare la via del gol sarà invece Morosini, sempre disposto a giocare a testa alta e prediligere il tocco di prima per cercare i compagni. L’ex Brescia si incunea al minuto 18′ nella difesa della Primavera e trova un bel diagonale di destro. Strozzato, ma efficace. E’ 2 a 0.
A chiudere la partita il gol orchestrato da Lazovic, Ninkovic e Simeone. L’esterno serbo serve centralmente e spalle alla porta Simeone; tocco di prima dell’argentino per servire Ninkovic largo a sinistra che di prima intenzione vede l’inserimento dello stesso Lazovic. Pallonetto di quest’ultimo e rete del 3 a 0.
A margine della partita, Perin fa gli straordinari con almeno altri venti minuti di piegamenti e test sulla reattività.
L’allenamento di questo pomeriggio, intenso e durato un’ora e mezza circa, ha dato più di uno spunto. Intanto si è rivisto Fiamozzi interno di centrocampo, in mediana, posizione che Juric gli ha ritagliato per tutta la settimana, e si sono “riviste” anche le trame di gioco volute dal tecnico rossoblu: fitte trame di passaggi sugli esterni prima di cercare i cambi di gioco e puntare sugli uno contro uno, arma letale di questo Genoa.
Oltre a Fiamozzi, da segnalare anche un Pinilla apparso in ottime condizioni di fronte a un avversario ben preparato e mai rinunciatario come la Primavera di Christian Stellini. A volersi risintonizzare sulle riserve che si sono lette su social e giornali nelle ultime settimane, per essere un giocatore che non si allenava da un mese, l’attaccante cileno è apparso già a buon punto.
Note di merito poi per il giovane Quaini, tenuto in grande considerazione dal tecnico rossoblu e sempre ordinato nel dettare i tempi di gioco della squadra assieme ai compagni di reparto, nonché per Morosini e Beghetto. Presentati oggi, i due nuovi innesti hanno potuto far vedere quanto valgono anche in campo. Morosini, premiato col gol, ha giocato con personalità, sempre pronto a servire i compagni con suggerimenti di prima; Beghetto è stato invece chiamato a difendere e attaccare “alla Laxalt” e ha saputo farlo con grande intelligenza tattica, senza rinunciare a qualche discesa sulla corsia di sinistra per arrivare al traversone.