Riparte stasera la Nazionale dopo la debacle svedese. Il calcio del trasformismo? Come ci hanno raccontato le cronache di questa settimana, la Nazionale italiana e vicina alla solita frase del Gattopardo del “bisogna che tutto cambi perché tutto rimanga com’è“. La speranza di tutti quelli che vogliono il bene nazionale è che quella frase, dopo l’inno di Mameli gridato e finito con i pugni al cielo da parte dei calciatori, non sia vera.
In molti ci hanno lasciato le penne dopo la Campagna di Russia fallita per gli evidenti errori, ma solo i calciatori protagonisti in campo ne sono usciti puliti. Tutto confermato dalle convocazioni per queste due amichevoli di lusso. Si riparte con Di Biagio, traghettatore in attesa di uno dei big della panchina.
Gigi Di Biagio non ci sta però ad essere traghettatore e vuole convincere Costacurta, Commissario Federale, colui che sceglierà il prossimo allenatore meglio dire selezionatore degli azzurri. Di Biagio in conferenza stampa è stato deciso dicendo “sì, mi gioco il futuro. Basta pensare alla Svezia. La Nazionale deve reagire, punto alla conferma”.
Di Biagio ha 180 minuti per sorpassare Mancini, Conte, Ancelotti. Ha 180 minuti non facili contro Argentina e Inghilterra. Non l’ha detto espressamente ma proverà ad affidarsi al piglio zemaniano, uno dei suoi maestri, perciò questa sera proverà a proporre contro Messi e compagnia il fido 4-3-3 cercando di “spocchiare” con terzini alti, pressing alto e nessuna paura.
Di Biagio per riavere la riconferma futura ha convocato quasi tutti, o almeno l’80% dei calciatori avuti nell’under 20 e 21. Potrebbe essere un vantaggio se i giovanotti emulassero il C.T. da giocatore che non tirava mai indietro la gamba, finendo la carriera con il record per essere stato il giocatore più espulso (12 rossi, ndr) e 100 cartellini gialli, superando il leggendario uomo cattivo, calcisticamente parlando, Paolo Montero.
Nulla di nuovo nella Nazionale che giocherà stasera: ci sono sempre i soliti noti, quelli che avevano dato vita all’evo Ventura fino al naufragio svedese. Mancano all’appello Barzagli e De Rossi che si sono ritirati per limiti di età; Gabbiadini e Eder mai punti fermi del calcio libidine di Ventura.
La novità sono Cutrone e Verdi. Il primo convocato per l’Under 21 fino a giovedì scorso. A casa Balotelli – che non ha gradito – nonostante la buona stagione a livello personale giocata nel Nizza. E a casa pure anche Zaza, dodici gol in Spagna col Valencia.
Per salvare la panchina Di Biagio utilizzerà l’usato non sicuro, quello non fatto vedere nelle due gare contro gli svedesi: Bonucci, Jorginho, Verratti, Candreva, Immobile e altri. Per distinguersi da Ventura, utilizzerà Insigne. Una domanda semplice per il tecnico: se utilizzerà Candreva come terzo del tridente, l’uomo per eccellenza dei traversoni del calcio italiano, chi ci darà di testa?
L’amichevole con l’Argentina non è gradita solo al tecnico azzurro. Il funambolico allenatore della nazionale albiceleste Jorge Sampaoli non voleva giocare questa amichevole per paura di “calcioni” di rivincita per la mancata esclusione dai Mondiali russi.
In bocca al Lupo Mister Di Biagio. Tranquillo, perché anche se andrà male contro Argentina e Inghilterra – che non sono il Roccapepe – nessuno ti caccerà via dalla Federazione dopo 8 anni di lavoro. Anzi, qualcuno in FIGC fa il tifo per te, specialmente coloro che non vedono di buon occhio commissario tecnici strapagati e che risultano nostalgici, auspicando di avere in casa il nuovi Bearzot o Vicini.