Manca poco al terzo Genoa-Crotone di questa stagione dopo gli appuntamenti, tutti vinti sotto l’égida di Ballardini, alla 13° giornata di campionato e nei sedicesimi di Coppa Italia. Sarà anche il quarto testa a testa fra il tecnico ravennate e Walter Zenga, due che si sfiorarono appena al momento di avvicendarsi sulla panchina del Palermo, nel giugno 2009. Si giocherà in contemporanea con Chievo-Torino e conoscendo già il risultato di Cagliari-Udinese, terminata 2-1 a favore degli isolani che salgono a 32 punti ad uno sola distanza dai friulani.
NOTIZIARIO
Lo scenario meteo è di quelli che non fanno temere in nessun modo piogge: anzi, sul “Ferraris” risplendono gli ultimi raggi di sole di questo sabato e la temperatura si assesta intorno ai 18 gradi. Nei Distinti e sui tabelloni i primi video delle scuole che hanno aderito al “Progetto Scuola” dell’ACG (Associazione Club Genoani), presentato ieri prima delle parole di mister Ballardini. Saranno 83 i tifosi del Crotone a seguire la formazione calabrese al “Ferraris”. Fra i personaggi noti che popolano la tribuna, avvistato prima della gara anche Ignazio Oliva, attore dai natali genovesi e tifoso rossoblu recentemente intervistato da Genoa Channel e comparso sugli schermi anche nella celebre serie televisiva The Young Pope. Presente anche Graziano Cesari. “Therry c’è” e “Ciao Franco, uomo buono di via Fereggiano” gli striscioni comparsi nei Distinti, il secondo a firma Figgi Do Zena. Sono invece 14685 i tifosi rossoblu.
PRIMO TEMPO
A dieci minuti dalla gara, c’è attesa per vedere come si schiereranno Genoa e Crotone. La squadra di mister Ballardini schiera 7/11 della squadra che, nel recupero infrasettimanale col Cagliari, aveva sconfitto gli isolani, promuovendo nuovamente titolare Medeiros, decisivo proprio in quell’occasione. Zenga risponde lasciando fuori un rientrante Barberis, l’anno scorso decisivo nel 2-2 esterno conquistato proprio al “Ferraris”: fu lui a servire gli assist a Ceccherini e Ferrari, entrambi su punizione. Oggi al suo posto dovrebbe giocare Stoian, con Ajeti centrale di centrocampo davanti alla difesa e Mandragora spostato sul centrosinistra. Ma sarà il campo a dirci se realmente lo scenario sarà questo. Le squadre scendono in campo: fra le mani di Mattia Perin, capitano del Genoa, la figlia Vittoria imbacuccata, come si dice da queste parti. Anche Bertolacci accompagna in braccio la propria primogenita. Una bellissima scena ad aprire questo Genoa-Crotone. Parte intanto la gara: Grifone che attaccherà subito sotto la Nord. Una Gradinata dove compare uno striscione “La nostra vittoria contro quelli là avergli insegnato la storia della città”.
Il Genoa parte forte, conquistando subito un angolo e cercando di mettere pressione al Crotone. Al secondo minuto arriva anche il secondo corner rossoblu: la battuta è di Medeiros con Zukanovic che si avventa sul pallone e ribadisce verso la porta. Deviazione di Simy in angolo con richiesta di un tocco di mano. Ancora angolo e ancora polemiche: Spolli viene infatti trattenuto in area. Per Irrati e il VAR non c’è nulla. Già due episodi da rivedere in poco meno di 4′ di gioco. Genoa propositivo.
Dopo cinque minuti di possesso pallone genoano, prova a rispondere il Crotone. Si accende una lunga serie di duelli a centrocampo risolta da un fallo subito da Bertolacci. Al settimo primo tiro in porta del Genoa con Medeiros, che abbassandosi molto permette a Bessa di sostare alle spalle di Galabinov e fare da fulcro degli scambi. Il tiro del portoghese sarà di facile lettura per Cordaz.
Al decimo di gioco rigore per il Genoa. Ottimo scambio in velocità fra Galabinov e Medeiros, col primo che permette al secondo di arrivare a tu per tu con Cordaz che lo atterra. Per Irrati pochi dubbi: è rigore. C’è però una revisione al VAR che dura un paio di minuti con l’arbitro che lo va a rivedere. La decisione finale sarà di ammonire per simulazione il numero 45 rossoblu.
Il Genoa non può dunque sfruttare la chance dagli undici metri ma non vuole restare a guardare e continua ad attaccare, sempre con un tiro di Medeiros e un cross di Lazovic a ridosso del 13esimo di gioco.
Passato un quarto d’ora di gioco. Al minuto 18′, dopo una fase di gioco più compassata dei primi minuti, il Genoa ritorna ad impegnare Cordaz: è sempre Medeiros a calciare di sinistro dai venti metri. Per il portiere pitagorico parata centrale in presa bassa. E al minuto 19′ arriva anche il primo tiro dalla bandierina del Crotone. La squadra rossoblu libera dal pericolo ma rimane nella sua metà campo.
Al minuto 21′ ancora Medeiros trova spazio per liberare un sinistro che finirà alto sulla traversa: buono il break di Lazovic sulla destra che ha azionato l’offensiva rossoblu, nata da un anticipo su Martella. Al minuto 22′ si alza il coro “Ballardini eh eh, Ballardini oh oh” dalla Gradinata Nord. Il tecnico rossoblu ringrazia con un cenno della mano. “Noi non siamo giochi preziosi” il coro che immediatamente segue il primo. Per diversi minuti sarà un alternarsi fra un coro e l’altro. Scoccato intanto il 25esimo di gioco, che si conclude con una conclusione fuori dallo specchio della porta di Perin da parte di Ricci, che negli ultimi minuti ha invertito la posizione con Trotta.
L’azione fa da preludio all’assist al bacio di Medeiros per Bessa al 27′: fra portoghesi ci si intende e il sinistro del numero 45 trova la testa di Bessa, che da pochi passi insacca. Il dubbio del fuorigioco lo fa svanire il VAR: è vantaggio rossoblu a ridosso della mezz’ora di gioco.
Un Genoa che in questi primi trenta minuti sta giocando col solito piglio, grande concentrazione e molto movimento senza pallone, con Galabinov capace di tenere a bada quasi tutti i palloni a lui destinati. E non si registrano parate di sorta per Perin sino al minuto 32′ quando dovrà smanacciare un traversone di Faraoni, su punizione, complicato dal vento.
Al 35′ minuto dalla tribuna d’onore se ne va molto contrariato Raffaele Vrenna, dirigente della squadra calabrese, forse per l’ennesimo passaggio sbagliato dai calciatori di Zenga. Al 39′ brivido per Perin che ritarda un rilancio e vede stagliarsi pericolosa la stazza di Simy, che sul calcio del capitano rossoblu impatta il pallone facendolo finire soltanto sul fondo.
Al 41′ buona intesa Lazovic-Galabinov, col centravanti bulgaro che in girata prova a concludere a rete sull’anticipo di Ceccherini. Pallone alto sulla traversa. Al 42esimo arriva anche il quarto corner genoano.
Il Genoa sta chiudendo il primo tempo come lo aveva aperto, giocando nella metà campo avversaria e spesso in ripartenza. Come accade al minuto 43′ quando un’azione tutta in verticale porta a servire Bessa a pochi passi da Cordaz. Il numero 24 rossoblu colpisce ma il pallone sfila alto. Grande occasione per il raddoppio e grande corsa di Hiljemark per fare quel lavoro box to box che tanto gli compete. Saranno 2′ i minuti di recupero, esattamente quanto perso col VAR: in questa fase arriverà il giallo per Ajeti, secondo della gara dopo Medeiros per simulazione. Poi Irrati manda tutti a riposo.
SECONDO TEMPO
Le squadre rientrano in campo: ora il Genoa attaccherà da sinistra verso destra. Zenga getta nella mischia Barberis, toglie Ajeti e sposta Mandragora davanti alla difesa.
Al 56′ subito ammonito Trotta per un’entrata fallosa su Bertolacci. Al 57′ resta invece a terra Spolli mentre il Genoa con Bessa prova a ripartire: il difensore rossoblu si tocca la coscia sinistra internamente. Pedro Pereira sveste la pettorina, anche se il centrale argentino rientra dopo un minuto. Il cambio infatti ritarda.
La partita prosegue sui binari di un calcio ritmato, scandito da cambi di fronte ma nessun affondo. Il Genoa torna a calciare spesso lungo ma con imprecisione. Crotone che cerca invece, non senza volontà ma con poca chiarezza, il gol del pareggio. Ci proverà proprio Barberis al 53′, seguito a ruota da Martella che spara alto sulla traversa di piatto destro.
Passati dieci minuti nella ripresa. Al 57′ si toglie la pettorina Pandev, che ricordiamo essere diffidato. Al 58esimo punizione dall’esterno di sinistra a favore del Crotone, ma quella di Stoian non può dirsi una pregevole battuta. Sicuramente è il segnale di una formazione, quella di Zenga, che con maggiore convinzione si trattiene nella metà campo genoana cercando la via del gol. Il Genoa non fa mancare la sua presenza difensiva.
Scoccata un’ora di gioco, Pedro Pereira sembra davvero pronto ad entrare e riceve i dettami di Carlo Regno. Rileverà Lazovic, che ha disputato un’ottima ora di gara ed esce applaudito dai tifosi rossoblu. La scelta potrebbe essere stata dettata dal maggior lavoro offensivo di Martella, in spinta più che nella prima frazione di gioco quando proprio Lazovic era stato bravo ad arginarlo e costringerlo a contenere. E anche il secondo cambio rossoblu è nell’aria: pronto Cofie. Esce Bessa, l’autore del gol che sin qui tiene avanti il Genoa. Siamo al minuto 65′ e Bertolacci passa ad agire da mezzala sinistra in luogo di Bessa.
Al 68′ secondo angolo pitagorico dalla sinistra: la battuta di Stoian è fuori misura. Passa senza grandi sussulti ed emozioni anche il minuto settanta. Minuto nel quale peraltro viene fischiato il primo fallo a favore di Galabinov, sempre braccato dalla difesa crotonese. Al 73esimo pronto ad entrare Goran Pandev, che sar a questo punto l’ultimo cambio di mister Ballardini. Ancora gioco fermo intanto per soccorrere Spolli, colpito alla testa in un contrasto con Simy.
Alla mezz’ora del secondo tempo altra punizione insidiosa per il Crotone, questa volta da destra. Il suggerimento in area sarà di Barberis, ma difesa genoana attenta. Il Grifone però da diversi minuti concede campo alle offensive avversarie, dimostrandosi ancora bravo a contenere e meno a ripartire. Al 77′ arriva la migliore occasione del Crotone con Ricci che, scovato con un pallone alto a centro area, elude il fuorigioco e colpisce di testa. Perin sarebbe battuto: per fortuna il pallone sfila a lato di pochi centimetri sfiorando anche il palo.
Seguiranno le sostituzioni di Medeiros per Pandev e di Tumminello per Stoian. E adesso mancano dieci minuti alla fine: saranno di sofferenza perché il Crotone, meglio nel secondo tempo e annullato nel primo, sta fornendo il momento di massima spinta offensiva.
Prova a rendere meno faticoso il finale una buona azione orchestrata da Hiljemark e Pandev e rifinita con un tiro di destro da fuori di Cofie: pallone di poco fuori con solo l’illusione del gol. All’82esimo di gioco angolo Crotone, terzo della gara e per la terza volta estremamente impreciso e basso nella traiettoria. Nessun problema per Spolli.
Al minuto 83′ dentro Diaby, cantera PSG, e fuori Trotta. Ammonito Simy all’85esimo per aver colpito Perin in uscita bassa: il Genoa può respirare e guadagnare qualche prezioso secondo.
Ma il finale si accende ancor di più quando il Grifone va vicinissimo al raddoppio prima con Bertolacci murato da Cordaz, poi con un tentativo di Pandev che ritrova Bertolacci, capace di piazzare il pallone dritto sulla traversa. Nel frattempo, mentre il Genoa attacca, restava a terra Ceccherini. Nervosismo perché l’azione non sarebbe stata interrotta. Manca un minuto alla comunicazione del recupero, che sarà di 5′ minuti. Gradinata Nord e stadio intero a totale supporto della squadra, che con difficoltà tiene il pallone distante dalla propria metà campo. Infuriato anche Ballardini per il finale di gara.
E finisce qui! Il Genoa vince su un Crotone a due facce vedendosi negato un rigore nel primo per trattenuta in area su Spolli. I rossoblu, convincenti per larga parte della gara e in controllata sofferenza soprattutto nella seconda parte della partita, mettono altri tre punti fra loro e l’Udinese, mantenendo invariata la distanza dal Cagliari. Salgono ancora le gare a porta inviolata del Genoa (12) che testimoniano l’ottimo lavoro in fase difensiva della formazione rossoblu guidata da mister Ballardini e dal suo staff.
ALCUNI SCATTI DELLA GARA TRA GENOA E CROTONE