Domani la città di Benevento saluterà la Serie A dopo una sola stagione, condita da troppe reti subite ma da una mai svanita volontà di provare a ribaltarla. Volontà emersa troppo tardi dopo l’avvento di De Zerbi – e non del tutto assente neppure con Baroni. Per farci raccontare qualcosa in più sul clima che accompagnerà la sfida e sulle questioni “di campo” abbiamo contattato Massimiliano Mogavero, firma del quotidiano Il Sannio. Ecco cosa ci ha raccontato.
Difficile parlare di gara senza motivazioni quando al Vigorito è atteso il pubblico delle grandi occasioni
“Quella di domani è una gara chiaramente svuotata di qualunque significato sportivo: il Benevento ormai è retrocesso e il Genoa è salvo. Ma il Benevento, da parte sua, ci tiene a fare una bella figura e risultato pieno perché è l’ultima gara in Serie A di fronte al pubblico amico. Ci sarà una cornice da grande occasione: è un aspetto un po’ anomalo per una squadra retrocessa. Ma un aspetto che spiega come ha vissuto la piazza una stagione come questa, ricca di tormenti ed episodi negativi. Ma contraddistinta dall’atteggiamento singolare della propria singolare che non ha mai lasciato sola la squadra, anche nei momenti di grande difficoltà”.
Venendo alla partita, De Zerbi ha detto che la gara d’andata sarebbe una di quelle in cui avrebbe cambiato qualcosa pur di portare a casa bottino pieno. Come interpreti queste parole?
“Effettivamente le parole di De Zerbi sono condivisibili in merito alla gara d’andata. Fu una gara – una delle tante assurde – in cui Puscas fallì a due passi dalla porta l’occasione del vantaggio, perdendo poi su rigore per un fallo di Belec su Lapadula in pieno recupero. Dal punto di vista tattico non dovrebbe cambiare molto rispetto a quanto visto a Ferrara, ma cambieranno gli uomini. De Zerbi recupera infatti Tosca, Cataldi e Brignola che troveranno sicuramente una maglia da titolare. Mancherà Iemmello e Diabatè andrà al centro dell’attacco”.
Parlare di esperimenti o novità a due giornate dalla fine ha poco senso, perciò ti chiedo: il Benevento riproporrà formazione e strategia tattica viste contro la Spal?
“Il dubbio più grande alla vigilia è, per l’appunto, il modulo. Sugli interpreti ho pochissimi dubbi. Ci saranno i rientri di Tosca, Cataldi e Brignola. Parigini e Diabatè completeranno l’attacco, Sandro e Viola andranno a centrocampo, in porta Puggioni. Djimsiti con Letizia e Sagna a completare la difesa (con Tosca, ndr). Se sarà difesa a tre giocheranno Sagna, Djimsiti e Tosca. Altrimenti Letizia si abbasserà sulla linea di difesa. Una mia convinzione personale è che comunque domani vedremo il 3-4-2-1 visto contro la Spal”.
Per concludere: De Zerbi in queste ultime due partite si gioca in qualche modo la riconferma sulla panchina del Benevento, che pur retrocedendo avrà senza dubbio velleità di promozione la prossima stagione?
“In realtà il futuro di De Zerbi non dipende da queste due partite. La società lo riconfermerebbe anche domani mattina. La scelta spetta esclusivamente al tecnico bresciano, che ha però avanzato qualche dubbio più che altro sugli strascichi che questa retrocessione può portarsi dietro, rischiando di condizionare il prossimo campionato. Il suo orientamento è quello di cambiare aria a fine stagione, rifiutando la proposta di rinnovo arrivata dalla società, ma di proposte ufficiali non ne ha. Come tecnico è molto chiacchierato ed apprezzato in Serie A: non faticherà a trovare una panchina per la prossima stagione, Le possibilità che resti a Benevento sono poche, ma per una scelta sua, non della società”.
DI SEGUITO L’AUDIO CON LE PAROLE DEL COLLEGA MOGAVERO (IL SANNIO)