Il Genoa Primavera si ferma in casa nella seconda giornata di campionato. Contro il Cagliari, in una partita equilibrata e nonostante il maggiore volume di gioco prodotto in entrambe le frazioni di gioco, ad avere la meglio sono stati i rossoblu di mister Agostini. L’allenatore dei Grifoncini Luca Chiappino ha commentato la gara ai nostri microfoni: “Partita complicata, difficile. Loro sono una squadra con buona tecnica e aggressiva, ma direi che nel primo tempo abbiamo fatto davvero bene e potevamo sbloccarla in 2/3 occasioni, senza aver concesso a loro niente. La ripresa è iniziata un po’ sottotono, con un paio di errori sui quali è stato bravo il nostro portiere. Poi abbiamo ripreso a giocare, senza rischiare niente e avendo un buon predominio, e c’è stato l’infortunio sul gol. Mitrovic era stato bravo prima: la palla in quel caso è stata colpita malissimo, il giocatore avversario voleva crossare ma la palla è andata a morire sul primo palo. Può capitare: dobbiamo stare attenti a non fare incidere troppo questi errori sull’umore dei ragazzi. Ragazzi che comunque sono stati bravi, anche se quando non puoi vincere devi almeno cercare di non perdere”.
Forse avete tirato un po’ poco in porta, ma ci sono dei punti di crescita. Nel primo tempo si è vista grande organizzazione, nel secondo tempo si sono sbagliate troppe facili transizioni.
“L’errore è stato quello della troppa frenesia una volta riconquistata palla. Rubata palla, abbiamo avuto fretta nel fare il primo passaggio, mentre il pallone andava gestito meglio e andava recuperata qualche posizione in campo prima di andare a giocare. Quando abbiamo avuto tranquillità, abbiamo spesso trovato Besaggio tra le linee e Boiga ha iniziato a incidere maggiormente dal punto di vista offensivo. Sono errori a cui sappiamo di poter andare incontro, ma abbiamo ancora tantissimi margini di miglioramento e siamo soltanto alla seconda giornata di campionato. C’è rammarico perché era occasione per fare un saltino in avanti, ma ai ragazzi ho detto che non si devono fare abbattere da gare come queste. La gara è stata fatta, gli errori fanno parte del gioco e della crescita. Le vittorie fanno bene e piacere, le sconfitte fanno crescere”.
Ancora Chiappino: “Rispetto all’anno scorso abbiamo cambiato anche tipologia di gioco. Stiamo cercando di sfruttare al meglio i giocatori importanti che abbiamo con le loro caratteristiche, senza andare a stravolgerle. I ragazzi quotidianamente ci danno soddisfazioni, non si lamentano, sono disponibili al sacrificio, anche se stiamo loro addosso e siamo un po’ un gruppo di rompiscatole. Oggi la partita la abbiamo persa per una cosa che è al di fuori del controllo”.
Sulla Nazionale: “È quello che noi che facciamo come settore giovanile da tanto tempo e che diciamo da sempre: i ragazzi dimostrano di essere all’altezza a qualsiasi livello se si dà loro l’opportunità di giocare. Altrimenti, se non gliela si dà oppure gliela si dà, ma non incidono e non gliela si dà più, diventa inutile. Va battuta quella pista lì, e il commissario tecnico ha detto una cosa sacrosanta: che si augura che i giovani, adesso, giochino con più continuità”.
Tra i 9 giovanissimi promossi in prima squadra, almeno 5 sono cresciuti nella cantera rossoblu (Serpe, Kallon, Rovella, Flavio Bianchi, Cambiaso): “Noi lavoriamo per produrre giocatori per la prima squadra. Quando non ci riusciamo, iniziano a fare i professionisti in giro e magari ci arrivano tramite altre destinazioni. I ragazzi hanno tanta qualità e fanno 10-12 anni di settore giovanile alle spalle prima di arrivare qui. C’è tanto lavoro, un lavoro enorme di formazione ed è giusto che le società inizino a far giocare ragazzi che arrivano dal settore giovanile”.