La partita contro il Torino è alle porte, a Pegli il Genoa senza teologia e filosofia si è già nel futuro. L’aria appare salda, anche se il disfattismo sul futuro del Genoa è sempre caldo, leggermente più tiepido con la conferma del Ballardini, fuori da Pegli.
L’aria appare salda perché sembrano coincidere le idee di lavoro per il prossimo campionato tra Preziosi, Perinetti e Ballardini che questa estate non farà il bagnino nel suo stabilimento di Marina di Ravenna. La salvezza difficile dell’ultimo campionato, oltre il risultato, ha portato consapevolezza della crescita della società non solo sul campo.
Tutto fa sperare in una stagione con qualche successo e soddisfazione in più, meritato da tutti e dalla tifoseria sempre presente. Per fare la pentola con i coperchi si lavora affinché entro l’inizio del ritiro Ballardini possa avere quasi la rosa a disposizione cercando di perfezionare tutto entro il 18 agosto, data di fine del calciomercato. Perinetti da saggio uomo mercato di altri tempi guarderà il Mondiale con un occhio non rivolto ai Top. Il Mondiale di calcio ha sempre fatto lievitare i prezzi.
Preziosi e Perinetti in questo momento stanno ascoltando tutti di fronte ad offerte congrue per i Top rossoblu. Tutte richieste da ricevere subito prima della partenza del calciomercato estivo fissata il 1 luglio 2018, perché il prossimo mercato non sarà last-minute.
Il Genoa deve crescere qualitativamente e rinforzare tutti i settori. Al Genoa sono mancati i gol e sarà l’obiettivo primario per la prossima stagione assecondando la strategia che vorrà mettere in campo Ballardini.
Ieri sera davanti al televisore si è sognato con tante illustrazioni vedendo giocare l’Atletico Madrid. Un teatro che i tifosi rossoblu vorrebbero una volta vedere consapevoli che è iniziato almeno 5 anni fa anche con le plusvalenze, investendo in altri calciatori e facendo crescere i Koke e compagnia.
L’atletico Madrid è stato reso indistruttibile dal “Cholo”. Simeone non è spettacolare, non propone nessuna ricetta rivoluzionaria e non cerca di attirarsi le simpatie strizzando l’occhio a mode imperanti. Il cholismo è uno stato d’animo più che una filosofia di gioco cantata e decantata da tutte le parti, ed è pure consapevolezza dei propri limiti e fatica.
Questo concetto è stato scritto in qualche editoriale dietro parlando anche del Genoa di Ballardini. Il tecnico rossoblu è riuscito a rimettere in piedi una baracca con la testa da altre parti cercando di fare diventare forti anche i deboli, prossimante si spera – aiutato da qualcuno che la butti dentro – che possa fare qualcosa di diverso, senza dimenticarsi che bisogna sostenere la fase difensiva e quella offensiva. Riferimenti semplici ma concreti di gioco sia nella costruzione che nei ripiegamenti.
Vedendo anche Vrsaljko contro Ocampos tanti rimpianti perché qualcuno al Genoa non ci ha creduto preferendo altri calciatori da spogliatoio. Vrsaljko giustamente sostituito per lo sciocco giallo ricevuto nel primo tempo, Ocampos ingiustamente richiamato in panchina dopo 10′ minuti da Rudi Garcia, che perde il pelo ma non il vizio, come ai tempi della Roma, di far uscire i migliori in campo.