“A buon pagatore non dispiace dare garanzia“. Se il proverbio è colombiano, allora è molto probabile che alla Colombia non spiacerà dare garanzie al suo popolo sul fatto di poter provare a migliorare il quarto di finale in Brasile, nel 2014, miglior piazzamento della propria storia in una Coppa del Mondo.
Che la Colombia possa impersonificare il “buon pagatore”, su quello forse qualche dubbio ancora c’è guardando la rosa. Quel che è evidente è che la differenza potrebbe farla proprio il buon mix di giovani e veterani che costella questa nazionale, reduce dal quarto posto nel girone di ferro delle qualificazioni con Argentina, Uruguay e Brasile. Pronti a dire la loro ci sono il centrocampista Wilmar Barrios, il neo difensore blaugrana Yerry Mina, il terzino destro Arias in forza al PSV Eindhoven, ma pure gli attaccanti Borja, Izquierdo e Quintero, ex Pescara.
E poi ecco le certezze: dal capocannoniere di Brasile 2014 James Rodriguez al grande escluso del precedente Mondiale Radamel Falcao (era reduce da un grave infortunio al ginocchio e preferì non partecipare per non sottrarre il posto a compagni più in forma) passando per Luis Muriel, Juan Cuadrado, David Ospina.
A guidare questa carovana di talenti il selezionatore argentino Josè Pekerman, che ha scelto una squadra fortemente rimaneggiata a distanza di quattro anni. Molti profili che arrivano dalla Spagna e dalla Liga, come il già citato Muriel, il centrocampista Carlos Sanchez che aveva iniziato la stagione a Firenze oppure la rivelazione Johan Mojica, esterno basso del Girona che riconquista la nazionale dopo oltre due anni di assenza. Sono quattordici in totale i giocatori provenienti da club europei (gli italiani sono Cuadrado e Zapata, ndr).
PORTIERI – J.F. Cuadrado (Once Caldas), Ospina (Arsenal), Vargas (Deportivo Calì);
DIFENSORI – Arias (PSV Eindhoven), Farid Díaz (Club Olimpia), Mina (Barcellona), Mojica (Girona), Murillo (Pachuca), Sanchez (Tottenham), C. Zapata (Milan);
CENTROCAMPISTI – Aguilar (Calì), Barrios (Boca Juniors), J. Cuadrado (Juventus), Lerma (Levante), Quintero (River Plate), Rodriguez (Bayern Monaco), Sanchez (Espanyol), Uribe (Club America);
ATTACCANTI – Bacca (Villarreal), Borja (Palmeiras), Izquierdo (Brighton Hove & Albion), Muriel (Siviglia), Falcao (Monaco).
DA TENERE D’OCCHIO – Potrebbe trovarsi chiuso dalla concorrenza di Muriel, ma sicuramente Josè Izquierdo, ala sinistra del Brighton (Premier League) prelevata in estate dal Club Bruges per 14 milioni di euro, è nome da annotare sul taccuino. Un po’ perché la sua stagione ben al di sopra delle aspettative ha permesso alla formazione neopromossa in Premier League di salvarsi con discreta tranquillità (5 reti e 4 assist), un po’ perché le sue giocate erano già note dai tempi del Bruges, club col quale ha collezionato 117 presenze condite da 38 gol e 19 assist.
Il miglior premio ad una stagione in costante crescita è stata la convocazione al Mondiale, un anno primo lo erano state la chiamata in nazionale e l’esordio nel giugno 2017. Ala sinistra 25enne, abile col piede destro ma abituata a cercare il fondo e ribadire in area col sinistro oppure a tagliare in due le difese avversarie in accelerazione, ha nella creazione della superiorità numerica la sua più spiccata caratteristica, fortemente condizionata dall’esplosività. Assomiglia molto a Cuadrado come tipologia di calciatore: Pekerman nelle ultime uscite amichevoli, dove ha provato il consueto 4-2-3-1 alternandolo talvolta al 4-1-4-1, ha provato a schierarli l’uno dirimpetto all’altro. Chissà se il Mondiale confermerà questi esperimenti.
COME SI SCHIERA – Come scritto poco sopra, cambierà poco nell’assetto tattico della Colombia. Già quattro anni fa, quando fece sudare al Brasile l’accesso alla semifinale, il modulo fu un 4-2-3-1 muscolare con Guarìn e Sanchez in mediana, due centrali difensivi come Yepes e Zapata affiancati a sinistra da Armero, a destra da Zuniga (che in quell’occasione infortunò Neymar). Oggi di questo quartetto difensivo resta il solo Zapata e le soluzioni per una loro sostituzione potrebbero essere diverse per Pekerman, che spesso ha fatto ricorso a Murillo centrale, Mina a sinistra e Arias a destra.
Rispetto a quattro anni fa cambia invece molto meno l’attacco. Se Gutierrez sostituiva nel 2014 l’assente Falcao, oggi il centravanti del Monaco sarà il faro di tutta la squadra e verrà supportato con ogni probabilità da Cuadrado a destra (l’alternativa è Quintero) e da uno fra Izquierdo e Muriel a sinistra. La trequarti sarà zona di competenza di James Rodriguez, altro inamovibile di questa nazionale. In mediana l’unica conferma è l’ex Fiorentina Sanchez: ad affiancarlo il ballottaggio è tra Barrios (Boca Juniors) e Aguilar (ha un passato italiano con le maglie di Ascoli e Udinese).