NOTIZIARIO – La Spagna in cerca della prima vittoria nel girone dopo il rocambolesco 3-3 maturato contro il Portogallo, che oggi ha vinto con fatica contro il Marocco di Benatia e Belhanda. Sugli spalti della Kazan Arena, nella capitale della repubblica del Tatarstan, a spiccare sono soprattutto le donne arrivate allo stadio per tifare l’Iran. Contrariamente al divieto che vige nel paese, anche nella capitale Teheran è stato permesso alle sostenitrici della nazionale di recarsi allo stadio Azadi per osservare da vicino la partita di fronte ad un maxi-schermo. Le proteste portate avanti negli ultimi mesi sembrano aver portato risultati evidenti. Come in Russia, così in patria.
LA PARTITA – L’Iran di Queiroz attira l’attenzione di tutto il mondo, lo fa non soltanto per essere riuscito a traghettare la partita su uno 0-0 all’intervallo contro le Furie Rosse di Fernando Hierro. Il 6 3 1 con cui la squadra in maglia rossa si è difesa per buona parte della frazione, con tante ribattute e calci di punizioni ma ben poche occasioni da reti, è il fiore all’occhiello in un primo tempo da libro Cuore, anzi da Il Deserto dei Tartari.
“Nel sogno c’è sempre qualcosa di assurdo e confuso, non ci si libera mai della vaga sensazione ch’è tutto falso, che un bel momento ci si dovrà svegliare”. Non ditelo a Diego Costa, che riesce a farsi rimbalzare sulla gamba un assist di Don Andrés Iniesta e a beffare Alireza Beiranvand dopo un tocco di Rezaeian. Tre tiri in porta nella competizione, tre reti messe a segno dall’ex attaccante del Chelsea. Non ditelo all’attaccante dell’Olimpiakos Ansarifard, il cui bolide di destro in piena area di rigore si spegne a lato di pochissimi centimetri, dando a tutti l’illusione del gol. Non ditelo nemmeno ad Ezatolahi, che fa correre tutta la panchina e bacia il terreno prima di vedersi annullare la rete del pareggio per un fuorigioco sul calcio d’angolo da cui era scaturita la rete dell’1-1.
De Gea vede svettare Taremi su un cross al bacio di Ebrahimi, ma il colpo di testa si spegne sopra la traversa. La difesa spagnola soffre, domina a centrocampo con un possesso palla superiore all’80% ma le occasioni sono quasi tutte di marca iraniana fino al fischio finale che ferma sul più bello le speranze di pareggio. La speranza è l’ultima a morire, il Portogallo è avvertito: contro questo Iran non si può scherzare. Questa sera si è marcato un altro record: dopo 20 partite non si è ancora registrato il risultato di 0-0. Nel Mondiale del 1954 il trend proseguì fino alla 26ª partita del torneo. Chi fermerà la musica in Russia?
IL TABELLINO
IRAN (4 5 1) Beiranvand, Safi, Pouraliganji, Hosseini, Rezaeian, Ezatolahi (Mohammadi 69′), Ebrahimi, Ansarifard (Jahanbakhsh 75′), Amiri (Ghoddos 85′), Taremi, Azmoun A disposizione: Mazaheri, Abedzadeh, Mohammadi, Khanzadeh, Montazeri, Torabi, Shojaei, Dejagah, Ghoddos, Ghoochannejhad, Jahanbakhsh Allenatore: Carlos Queiroz
SPAGNA (4 5 1) De Gea, Alba, Ramos, Pique, Carvajal, Iniesta (Koke 71′), Busquets, Vazquez (Asensio 80′), Isco, Silva, Diego Costa (Rodrigo 89′) A disposizione: Arrizabalaga, Reina, Nacho, Odriozola, Azpilicueta, Monreal, Saul, Koke, Thiago, Asensio, Moreno, Aspas Allenatore: Fernando Hierro
RETI: Diego Costa 54′
AMMONITI: Amiri
ARBITRO: Andres Cunha (URU)
LA CLASSIFICA DEL GIRONE
Portogallo 4 [4:3]
Spagna 4 []
Iran 3 []
Marocco 0 [0:2]
GLI HIGHLIGHTS
in aggiornamento