Se Atene piange, Sparta non ride. Questo proverbio cade a pennello per la gara tra Bologna e Genoa di domani sera alle 18.30.
Dopo la quarta giornata di campionato, non tanto per quello successo nelle altre tre giocate, Bologna e Genoa si trovano in una situazione difficile e non hanno vita facile, in particolare i due allenatori.
Sinisa Mihajlovic a fine gara con l’Inter persa per 6 a 1 ha avuto negli spogliatoi un confronto con tutta la dirigenza felsinea: Fenucci, Bigon, Di Vaio e Sabatini. Incontro continuato anche ieri mattina a Casteldebole alla ripresa dei lavori. Ballardini non sappiamo se abbia avuto un confronto con Preziosi al termine della gara con la Fiorentina oppure con qualche altro dirigente, considerato che in panchina c’era come dirigente l’accompagnatore ufficiale Vecchia, il team manager.
Da Sinisa avranno voluto sapere delle dichiarazioni a fine gara: “nel primo tempo noi abbiamo giocato e loro hanno fatto gol, di quel primo tempo ero abbastanza soddisfatto“. Dall’eufemismo di Mihajlovic a quello di Ballardini dopo Genoa-Fiorentina potrebbe esserci una linea retta.
Ballardini: “soprattutto nel primo tempo abbiamo dato la sensazione di essere pericolosi, siamo stati ordinati e abbiamo concesso poco“. Sinisa si è almeno confrontato con la Dirigenza, Ballardini non lo sappiamo.
Per tutti gli addetti ai lavori del giorno dopo, non tanto per i voti in pagella alle squadre di Bologna e Genoa, le prestazioni sono state considerate figlie impensabili e inspiegabili viste le prime tre gare di campionato giocate dai felsinei e, per il Vecchio Balordo, considerati in particolare i secondi tempi dopo i primi in difficoltà.
Il Bologna dopo il KO in Coppa Italiana con la Ternana, 4 a 5 non hai rigori, aveva blindato la porta in campionato nelle prime tre giornate con solo due reti incassate prima di incontrare il Biscione. Sette punti in classifica e due gare vinte, una pareggiata e una persa, facevano fare alla grande sogni americani.
A Bologna non si danno pace dopo aver bloccato l’attacco dell’Atalanta, la giornata precedente Mihajlovic sia andato a San Siro a giocarsi la partita con una fase difensiva e difesa allegra e tante ambizioni con un equilibrio sul terreno di gioco senza regole che ha permesso alla squadra di Inzaghi di giocare in contropiede con corsie laterali come autostrade.
A Genova sponda rossoblù a quarti non hanno capito il passo da gambero strategicamente dopo il secondo tempo di Cagliari. Non fu vera gloria per merito dei sardi? L’unica spiegazione e attenuante per Ballardini vedendo allenarsi la squadra tutti i giorni.
Tatticamente il Bologna gioca con il 4-2-3-1 o il 4-1-4-1 come è successo a San Siro sabato scorso. Un calcio che prova ad essere aggressivo fondato sulla verticalità e aggressione veloce una volta perso il possesso pallone. Un progetto che è partito da quasi tre anni volendo far crescere i giovani, talvolta sbagliando.
Il Bologna anche nelle partite in cui ha incassato meno gol in fase difensiva non ha dato sempre il meglio per errori individuali e organizzazione tattica. Dopo aver perso Danilo, il leader dello scorso anno, e il giapponese Tomiyasu al calciomercato tutto è diventato più difficile. In questo momento anche il centrocampo ha dei problemi con i guai a Schouten e Kingsley ai box per infortunio. In mediana ci sono Medel, Dominguez, Soriano e Svanberg, giocatori di ruolo e i sudamericani sono reduci anche dalle gare con le nazionali.
Da Ballardini ci aspettiamo un altro Cavallo di Troia dopo la vittoria alla fine dello scorso campionato contro i rossoblù emiliani. Ballardini ci metterà del suo subito per dimenticare la gara con la Fiorentina, ma chi gioca dovrà capire che tutte le reti subite dal Vecchio Balordo nascono da disattenzioni e non dalla strategia tattica.
Ballardini domani al Dall’Ara non potrà fare solo una partita di attesa, considerando anche i risultati che sono arrivati nelle prime quattro giornate di campionato, con il primo non prenderle. Non si può che essere d’accordo con il tecnico che il calcio è fatto di sottili equlibri: toccherà a lui trovare l’alchimia tra le due fasi di gioco.
Le formazioni difficili da capire sia per il Bologna, visti i cambi di San Siro, sia per il Genoa. Balla farà turnover? Difficile visto il suo pensiero “pensiamo alla gara che dobbiamo giocare” e la prossima si giocherà sabato prossimo contro il Verona nel Tempio.
Sarà Francesco Fourneau della sezione di Roma 1 l’arbitro che dirigerà Bologna-Genoa, alla terza direzione di gara in carriera col Grifone. Peraltro, l’ultimo precedente coi rossoblu di mister Ballardini è proprio Bologna-Genoa (0-2) dello scorso maggio al Dall’Ara.
Il fischietto romano sarà assistito dai guardalinee Paganessi (Bergamo) e Capaldo (Napoli), nonché dal quarto uomo Colombo (Como). Al VAR siederà il livornese Banti. AVAR Lo Cicero della sezione di Brescia.
Genoani, non lasciate solo Ballardini, riempite la Gradinata Nord, occorre il vostro aiuto. Un diciassettesimo protagonista in campo, viste le cinque sostituzioni, che ha sempre fatto la differenza nel raggiungere il risultato e far capire agli arbitri che il Vecchio Balordo non sarà mai solo.