La domenica di pallone, quella che a gran voce si era chiesto di fermare nel rispetto delle vittime del Ponte Morandi, si è aperta con Torino-Roma e il coro “Genoa, Genoa” gridato da tutto lo stadio Olimpico dopo il minuto di silenzio osservato prima del fischio iniziale.
LA PARTITA – Un grande caldo accompagna la prima sfida domenicale fra Torino e Roma, partita che vive sul filo dei duelli individuali e, soprattutto, dei legni colpiti. La Roma va vicina per ben tre volte al gol colpendo tre volte il palo, mentre il Torino coglie una traversa nel finale di primo tempo con Rincon.
In mezzo a questo tourbillon di pali e traverse ci sono anche le prime parate – con brivido – di Olsen come portiere della Roma e gli interventi provvidenziali di Nkoulou e Sirigu, nel primo tempo, a salvare il Toro da un potente destro al volo di Florenzi.
Torino-Roma è la prima di due squadre che partivano da un’idea chiara di come giocare, con qualche interprete nuovo. Izzo e Meitè nelle file del Torino, Pastore in quelle giallorosse. Mazzarri, espulso per proteste, è costretto a più di un cambio forzato per gli infortuni di De Silvestri (colpo alla schiena) e Izzo (distorsione alla caviglia sinistra) mentre Di Francesco cerca di sparigliare gettando nella mischia più di un volto nuovo a gara in corso, da Kluivert a Cristante.
Difficile superarsi l’una con l’altra per Torino e Roma, apparse per larghi tratti vittime dei loro stessi errori in fase di impostazione. A smuovere lo 0-0 ci sarebbe potuto essere il gol di Falque ad inizio secondo tempo su assist di Ola Aina. Gol annullato con la nuova griglia del fuorigioco VAR, grazie alla quale viene pescato oltre la linea proprio Aina, colpevole di avere un piede oltre. Di Bello viene convinto ad annullare la rete dell’1-0.
Alla fine, all’88esimo di gioco, invece ci pensa Dzeko col remake della rete segnata allo Stamford Bridge, l’anno scorso: girata di sinistro in corsa su suggerimento di Kluivert dalla destra. Il figlio d’arte si porta a spasso più di un calciatore granata e, dal fondo, ribadisce in area. Il piatto sinistro dell’attaccane bosniaco è preciso e diventa un mezzo pallonetto per Sirigu. Un pallonetto decisivo che regalerà alla Roma, in vena di prime sperimentazioni tattiche ruotando specialmente il jolly Pastore da un ruolo all’altro, i primi tre punti della sua stagione. Esordio amaro per Izzo e Soriano tra le file granata.