E’ il minuto 89 di un Torino-Roma che sembra ormai destinato allo zero a zero, ma Justin Kluivert, entrato al 70° al posto di Under, non è di questo avviso. Taglia il campo palla al piede, portandosi verso la fascia destra, sfida con un doppio passo il granata N’Koulou e arriva al cross: sul secondo palo trova Edin Džeko che, con una splendida conclusione al volo, decide la sfida.
Primi tre punti della nuova stagione per gli uomini di Di Francesco, primo impatto con la Serie A decisamente sorprendente per il giovanissimo – 19 anni compiuti a maggio – figlio di Patrick. L’olandese va ad aggiungersi alla nutrita schiera di talentuosi figli d’arte presenti nella massima serie: oltre a lui, infatti, possiamo citare i vari Federico Chiesa, Giovanni Simeone, Federico Di Francesco
La Roma ha sborsato in estate 17,5 milioni di euro più bonus per strapparlo all’Ajax, club che lo ha formato e con il quale ha debuttato tra i professionisti: dal suo esordio in Eredivisie, nel gennaio 2017, 44 presenze impreziosite da ben 12 reti e 9 assist.
“Justin Kluivert gioca come se fosse il figlio di nessuno” , ha scritto di lui la rivista Voetbal International. Ed in effetti le differenze con il padre – uno dei migliori bomber d’Europa tra la metà degli anni ’90 e i primi anni 2000 – sono evidenti: Justin è un esterno offensivo dal fisico minuto, 171 per 66 kg, abbinato a grande rapidità e capacità di saltare l’uomo. Un destro di piede che può giocare su entrambe le fasce, come successo proprio domenica contro il Torino, anche se predilige la sinistra.
Il profilo di questo intrigante talento olandese sembra perfetto per il collaudato 4 3 3 di mister Di Francesco: considerando anche la grande abilità del tecnico abruzzese nel lavorare con i giovani, Justin Kluivert si candida ad essere una delle più grandi sorprese della stagione appena cominciata. Un “nuovo mostro” nella nostra Serie A.