La prima giornata di campionato, giocata per la prima volta senza calciomercato in corso in entrata. In uscita tutto può succedere, visto che altri mercati europei sono aperti fino a venerdì 31 agosto. Si può archiviare con le lacrime di coccodrillo perché si è giocato durante i funerali, non solo di Stato, delle vittime del Ponte Morandi di Genova. Tutto si poteva evitare in tempo di ferie, belle giornate e serate, spostando il programma di un giorno. Alla ennesima brutta figura del calcio bisogna aggiungere quello della politica, del Governo che non è riuscito a far rispettare la morte e il lutto di famiglie su tutto il territorio nazionale. Non solo sotto la Lanterna.
Nessuno ha dato poi una spiegazione logica perché Milan-Genoa si debba recuperare a fine ottobre e Samp-Fiorentina a metà settembre. Non è logica la spiegazione degli impegni europei rossoneri.
Bastava giocare ieri sera, stasera, domani sera e la teoria di un favoreggiamento del Diavolo rossonero sarebbe caduta. Giocare contro il Genoa con 3 ingaggi importanti nelle ultime 48 ore di mercato non avrebbe dato modo a Gattuso di assemblare al meglio la squadra. Il Vecchio Balordo non sarebbe stato favorito, ma qualche chance in più se la sarebbe potuta giocare visto il pre-campionato delle due squadre.
L’altro flop di quelli della Lega accecati dagli euro che hanno avuto l’idea di mandare il calcio via internet. Oltre a non vedere le gare di DAZN in molti per problemi tecnici, che danno per risolti, nessuno ha tenuto conto di quanti non maneggiano iPhone e compagnia, tablet e pc di ultima generazione più adatti alla visione. Internet è comunicazione di massa, e la massa nel calcio sarebbe meglio portarla dentro gli stadi.
Verosimilmente fino al periodo di prova, accumulati abbonamenti, eccetto per Napoli e provincia che dopo aver clonato nel passato SKY, Mediaset ci ha messo pochi giorni a farlo anche con la nuova piattaforma, la tecnologia potrebbe accedere nei canali SKY non gratis ma visibili.
Farneticante, vaneggiante il volantino degli ultras laziali che invitavano le donne a non occupare le prime 10 file della Curva nord per loro “un luogo sacro dove le prime linee sono viste come una trincea”. All’Olimpico contro il Napoli domenica sera hanno debuttato i palchetti lancia-cori, 2 per ogni curva per coordinare il tifo in una zona per soli uomini.
Sabato alle 18 dopo fiumi d’inchiostro spesi sull’arrivo di CR7 in molti si sono accorti che i Marziani giocano solo su Marte e troverebbero barriere nel campionato più tattico e ostruzionistico. Cristiano Ronaldo da centravanti ha lasciato perplessi, nella morsa di due centrali con il raddoppio di un centrocampista. Spostato a sinistra, con più spazio, ha fatto vedere – poco – qualche giocata di più. Adesso Allegri, come in tutti i campionati precedenti, cercherà la formula migliore per far rendere al meglio Cristiano nel gioco di squadra. Se per l’ennesima volta verrà aspettato fino a gennaio, da chi vuole cercare di mettergli il pallone fra le ruote, vincerà l’ennesimo Scudetto. Il Chievo tra prato verde e Tribunale ha fatto la solita partenza fulmine, come in tutti i precedenti campionati giocati in serie A. Perde solo alla fine, con il portiere Sorrentino messo KO dopo eccellenti interventi.
Alla “febbre del sabato sera” il Napoli sbanca l’Olimpico Laziale con i gol di Milik, Insigne e il fenomeno Ancelotti in panchina. Per adesso nel dubbio tra vecchio Ciuccio e nuovo, Sor Carletto ha scelto una via di mezzo inserendo una prima punta di ruolo, lasciando giocare il Napoli alla Sarri con 9/11 dello scorso anno ma con strade diverse: più equilibrio e non attaccare a testa bassa. Alla Lazio c’è stato Immobile ma non Milinkovic-Savic: le sirene del calciomercato continuano a ronzargli nella testa. La vendita per 100 milioni di euro alzerebbe non di poco il suo ingaggio.
Il flop domenicale è dell’Inter di Spalletti. Finita la filosofia estiva l ’inter deve già rincorrere. Atteggiarsi da grande squadra solo sulla carte non porterà da nessuna parte i nerazzurri. La lezione è del Sassuolo di De Zerbi, che ha cercato di governare il gioco senza fare voli pindarici. Lautaro Martinez un toro scornato, sempre con le spalle alla porta avversaria non farà strada nell’arena del campionato italiano.
Perde il Torino, Mazzarri è il primo allontanato dalla panchina per il VAR non concesso su Falque. Dzeko risolve sul filo di lana con un gran gol preparato dal figlio d’arte Kluivert. Toro con la fascia destra KO visti gli infortuni di Izzo e De Silvestri, entrambi usciti in anticipo.
Spreca il Parma, che in vantaggio di 2 a 0 si fa raggiungere dall’Udinese in 7 minuti. L’Empoli parte forte con un 2 a 0 al Cagliari. L’ascensore o il paracadute tra A e B per i toscani non si è visto. Maran in panchina e i sardi in campo non hanno mai impensierito i toscani. Il Bologna perde il primo derby con la SPAL. Pippo Inzaghi inciampa subito dopo il ritorno in Serie A e la disavventura con il Milan. Solita Spal di Semplici, compatta e agonisticamente valida, il replay dello scorso campionato.
Gasperini il maestro e PG10 (Papu Gomez) confermano che ci sono differenze tra le squadre europee non di prima fascia e quelle italiane. Gol a grappoli anche contro il Frosinone, imbarazzante al ritorno in Serie A. Giocare i preliminari alla Dea permette di essere la squadra più pronta all’avvio di questo campionato. Un’Atalanta forte, Gaspe pronto a gestire e far fruttare i 70 milioni di calciomercato con il prossimo Tour de Force di 5 gare da disputare in due settimane.
Alla prima giornata vincono i centravanti con i loro gol last-minute: una buona notizia per Ballardini e il Genoa vista la folta batteria a disposizione di numeri 9.
Prima giornata di campionato che lascerà strascichi di scuse e pensieri in molte squadre che vedono l’Europa futura. Gli allenatori saranno pronti a dichiarare: siamo partiti ad handicap per colpa del Mondiale russo per giustificare i flop di juventini, interisti e altri top annunciati e non pervenuti.
Inizio in salita per la new VAR. E’ già polemica: “Se c’è il VAR bisogna usarlo” tuonano i giornali di Patron Cairo del Torino. Tante controversie, diatribe sulla prossima VAR sono all’orizzonte. Se l’AI.A nazionale non risolve e fa decifrare bene agli uomini e arbitri sul campo l’utilizzo del nuovo protocollo con la frase “chiaro e evidente errore” sarà un problema (come già scritto nella presentazione del nuovo protocollo) in tutte le prossime gare del campionato. Il VAR si è ristretto e gli arbitri si allargheranno con le loro decisioni, sempre non uniformi tra loro con applicazione del Regolamento. Il calcio italiano non si accontenterà delle sviste dei direttori di gara, come è successo alla prima giornata di campionato, dove il Televisore in campo si è visto solamente sue due falli di mano.