Parma a metà dell’opera, Sassuolo “narciso” che deve ancora sbocciare del tutto. Se la fatidica quota 40 punti rimane, nell’epica del calcio italiano, la soglia per raggiungere la salvezza, il Parma neo promosso oggi è arrivato a metà salita, a venti punti, battendo in casa un Sassuolo impreciso e spesso distratto, al punto da confezionare due gol a favore degli avversari. Spietati prima con Gervinho, al 6′ di gioco, poi con Bruno Alves che spedisce in rete un maldestro tentativo di disimpegno in angolo del giovane Magnani, che colpisce la traversa della porta difesa da Consigli e serve l’assist al capitano crociato.

D’Aversa e la compattezza del suo 4-3-3, dove il solo Siligardi sostituisce Biabiany rispetto alla formazione vincente contro il Torino prima della pausa, prevaricano un Sassuolo che si specchia più nel suo gioco che nella concretezza sotto porta. Ci prova solamente Berardi ad accendere la miccia: non a caso da una sua punizione nascerà il rigore che a fine primo tempo consegnerà a Babacar l’opportunità di accorciare le distanze. Proteste sul tocco di mano del già ammonito Bastoni a fine primo tempo: Valeri consulterà il VAR senza modificare la sua decisione di non assegnare rigore (Bastoni era già ammonito, ndr). Più di qualche dubbio rimane.

De Zerbi dovrà riflettere: una sola vittoria negli ultimi due mesi ha permesso alle avversarie e ritardatarie di risalire e superare poco a poco i neroverdi. Oggi pomeriggio hanno un’occasione d’oro per mettere la freccia sia la Fiorentina che l’Atalanta. Domani toccherà al Torino impegnato a Cagliari. Imbandita una tavola da metà classifica per il Sassuolo, che cede il passo ad un Parma in stato di grazia, in zona Europa e capace di dare forma alla seconda migliore partenza di sempre in Serie A dopo quella della stagione 2009/2010.

LA CLASSIFICA DOPO L’ANTICIPO DELL’ORA DI PRANZO