Fare un rewind del girone di andata del Genoa non serve e non servirebbe a non far ripetere le stesse, identiche situazioni che hanno fatto fare risultati negativi. Le lezioni ricevute dall’agosto scorso non sono contate nulla, non solo sul prato verde, pur cambiando tre allenatori.
Non sono state messe a frutto visto il ripetersi di gol banali e rocamboleschi in minuti straordinari della partita non addebitabili a tecnica e tattica. Se tutto dovesse continuare anche nel girone di ritorno non possiamo altro che temere il peggio. E non sarebbe né onesto né ammissibile.
Non solo dopo la sconfitta di Cagliari e il pareggio con la Fiorentina al Genoa occorre un momento di riflessione: si tratta di due risultati che hanno vanificato l’impresa contro Gasperini e il lavoro da poco iniziato da mister Prandelli.
Il Grifone è stato costante nell’incostanza degli errori singoli, comunitari, nel gioco. Sarà difficile fare classifica e risultati se non si cambia. Preziosi, il Genoa con l’inizio del calciomercato stacca un’altra cambiale tratta sull’avvenire.
Il Genoa in questo girone di andata ha sviluppato al meglio solo il calcio offensivo grazie ai palloni lunghi per Piatek e Kouame e ha fatto risultati quando è stato incollato alla gara per novanta minuti più recupero.
Koaume adesso è nel mirino della tifoseria per le parole del suo procuratore. Come sempre con qualcuno con le valigie in mano (prossimo giugno sempre garantito dalla dirigenza genoana) il giudizio cambia, visto che non si tiene conto in questo finale di girone che il classe 1991 della Costa d’Avorio potrebbe aver subito anche un calo fisico dopo aver giocato tutte o quasi le gare del girone di andata.
Il Genoa deve migliorare quando si propone perché troppo ingessato nel cuore del gioco dove i tre protagonisti, principali solamente sulla carta, sono in primis Sandro. Poi Veloso chiamato tramite il 118 genoano a sostituirlo a campionato in corso (circa due mesi fa) e Rolon ai margini con i precedenti allenatori non perché fessi, ma perché era impegnato in una scuola di tattica ben sfruttata dopo la disavventura spagnola. Bravo nell’interdizione, ma non regista.
Il centrale di centrocampo deve essere “playmaker” con spiccate capacità di regia, con grande personalità in difesa, a centrocampo in grado di tenere la compattezza tra i reparti con una squadra corta e dettare i tempi della manovra in fase di ripartenza e in quelli difensivi, quando occorre.
Con qualsiasi sistema di gioco o numeri di modulo è fondamentale il gioco dei centrocampisti, dei metronomi. Dal loro comportamento dipenderà il carattere prevalentemente difensivo o offensivo. Nel 3-5-2 di Ballardini, Juric e Prandelli è mancato il regista sopra descritto, e senza regista non si possono fare film, ma solo lungometraggi o cortometraggi .
Entriamo già nel calciomercato. Tocca a Preziosi parlare, ascoltare, seguire i consigli per quello che hanno visto durante gli allenamenti e le gare Perinetti e Donatelli. Questo per cercare di togliere due handicap che non hanno fatto volare il Grifone: un esterno, in particolare quello destro, e un playmaker. Per il secondo profilo bisogna investire perché sulla piazza non ci sono giocatori con quelle caratteristiche a km 0.
La fine del girone di andata, in un campionato così al ribasso, è il momento per fare un bilancio interno che non può essere positivo, senza ascoltare campane esterne pronte solo a fare i propri interessi nel fare entrare calciatori che regolarmente spariscono quando c’è il bisogno di farli uscire.
Bisogna lavorare sui difetti lasciando perdere fantasie sul recupero di giocatori ai margini dalle rose di appartenenza perché non c’è il tempo per aspettarli e sentirsi dire che prima devono acquisire il ritmo partita.
Non occorrono doppioni e tutti quelli nominati, ad oggi, hanno le caratteristiche di quelli già in rosa e nessuno ha la caratteristica del ruolo principale mancante, quello del regista. Occorre qualcosa in più sul piano del gioco. Prandelli vuole costruire qualcosa di buono e Preziosi, anche alla luce delle continue interviste improntate sul futuro, da uomo e imprenditore intelligente la finirà di scaricare la colpa del girone di andata appena finito. È un download che non può avere futuro.
Ci possono riuscire la P&P perché la classifica del Vecchio Balordo, alla fine di questo girone di andata, non è veritiera. Non lo è al di là degli errori arbitrali, che sono meno degli errori singoli che hanno fatto perdere punti importanti, almeno 4/5.
Ci possono riuscire, come sempre affermato, senza la partenza di Piatek e Kouame a gennaio. Con loro in rosa, una mezza salvezza senza patemi è garantita e forse qualcosa di più. Ma è meglio ripetere: questo potrà avvenire se ci sarà un vero rinforzo nel cuore del gioco con caratteristiche da regista.
Se il Genoa farà un salto in avanti sul piano del gioco, questo dipenderà dalla campagna di rafforzamento e dalla maturità complessiva di tutto il gruppo. Tutto ciò potrà permettere di raccogliere qualcosa in più per non arrivare a fine stagione con altri rimpianti.
Il mercato di gennaio non è facile per nessuno, chi ha i buoni calciatori se li tiene. Preziosi se vuole che la speranza sia una buona colazione, oggi ancora ad inizio 219, deve far sì che sia anche una buona cena.
Buon Anno a tutti. Che ognuno, finiti di riciclare in serie sms o WhatsApp, colori un 2019 pieno di gioia, salute, amore, fortuna.