Dopo la settimana di lavori che ha fatto seguito a Genoa-Sassuolo e alle tante voci di un calciomercato che sembrava finito e che invece ha scoperchiato molte domande sull’affare Sturaro, il tecnico rossoblu Cesare Prandelli è tornato a parlare in conferenza stampa per descrivere le tematiche intorno alla prossima sfida del “Dall’Ara”.

Sulla gara che il tecnico rossoblu si attende a Bologna:

“Prima di parlare della partita voglio dedicare un pensiero a quei 15 ragazzi brasiliani, a tutte le loro famiglie e a tutti coloro che li hanno aiutati a crescere per avere un futuro e un sogno. Per quanto riguarda la partita, è una partita particolarmente impegnativa perché affrontiamo una squadra che in una settimana è riuscita a togliersi tutte le paure e i pensieri negativi, affrontando l’Inter in maniera propositiva, aggressiva, ordinata. Con l’idea ben precisa di chiudere subito le azioni.

Troveremo un ambiente carico, dovremo lottare su ogni pallone e cercare di fare la partita per vincere, non per contenere. Dopo una vittoria in trasferta tutto l’ambiente sarà carica e troveremo una squadra aggressiva fin dall’inizio. Dovremo cercare di capire quali saranno i punti su cui attaccarli e ripartire con convinzione. Vogliamo fare una partita in cui la squadra cerchi sistematicamente la vittoria. 

All’andata fu gara molto equilibrata e tante volte nel calcio si deve avere fortuna al momento giusto. Pippo Inzaghi non la ha avuta e non ha avuto quel qualcosa in più da questo punto di vista. Quando c’è una scossa forte e arriva un personaggio che, oltre che un allenatore, è anche carismatico e riesce a trasmettere il proprio credo, lo shock si vede. E si è vista una squadra assai più offensiva e coraggiosa”. 

Sulle condizioni di Bessa:

“Ha avuto qualche problema di affaticamento, l’abbiamo recuperato ed è disponibile. Se saremo simili al secondo tempo del test di giovedì pomeriggio? Il sistema di gioco lo si deciderà all’ultimo momento, non vogliamo dare nessun tipo di vantaggio. possiamo giocare con due o tre sistemi di gioco. Le gare del giovedì aiutano a capire cosa possa essere migliore per noi alla domenica, ma sappiamo che in corso di gara possiamo cambiare. Se Bessa e Rolon possono giocare insieme? Anzitutto dobbiamo scegliere come giocare. Poi, secondo me, abbiamo attualmente cinque centrocampisti che possono integrarsi tutti tra loro perfettamente. Lo stesso Veloso ha recuperato molto bene e tutte le volte che lo abbiamo chiamato in causa ha risposto bene, sia come centrale che come interno. Questi cinque giocatori si possono sicuramente integrare”.

Sul ricercare con insistenza la profondità per sfoderare le armi più pericolose di questo Genoa, centralmente e sugli esterni:

“Abbiamo giocatori interessanti con caratteristiche ben precise. Dobbiamo però valutare le situazioni in corso di gara e capire quando dobbiamo cercare la profondità e quando invece dobbiamo iniziare l’azione in un’altra maniera. Mi piace dare la tranquillità ai giocatori di scendere in campo e sapere che cosa devono fare, sfruttando le loro caratteristiche. Abbiamo giocatori che sanno attaccare bene la profondità e quindi mi piacerebbe vedere azioni su azioni con questo tipo di concetto”.

Sulla gara particolare che lo metterà di fronte al figlio Nicolò:

“Sono situazioni familiari e personali, sentimenti unici e miei che non c’entrano nulla con la partita. Parliamo di un aspetto affascinante, ma la partita si sta preparando al di là di questo rapporto”. 

Sulla crescita di Radovanovic e Lerager in settimana:

“Diciamo che il tempo ci aiuta a capire meglio le caratteristiche di questi giocatori, specialmente per integrarli in un concetto di squadra. I giocatori spesso arrivano con conoscenze diverse da quelle che vogliamo, ma rimangono due giocatori che abbiamo voluto fortemente in ruoli specifici. Non dobbiamo cambiare assolutamente nulla”.

Su Sturaro:

“Non dobbiamo dargli tanta pressione, sta recuperando dall’infortunio e sta facendo un grande lavoro. Quando sarà pronto, sarà un giocatore importante per il Genoa”.

Sull’importanza di uscire imbattuti dal “Dall’Ara” tenendo terzultimo il Bologna:

“Ricercare il risultato deve sempre essere nella nostra mente, ma in questo momento abbiamo bisogno anche di dare continuità alla nostra prestazione, non soltanto con un primo tempo fatto in un modo e un secondo in un altro. Perché se fai la prestazione e hai continuità dall’inizio, automaticamente ottieni un risultato”.

Su come ha visto Gunter in settimana e sull’ipotesi che sostituisca Romero:

“È un ragazzo molto serio, che lavora con grande attenzione e applicazione. All’inizio ha avuto qualche problemino, adesso sta bene, è disponibili e se dovessi sceglierlo, scelgo un giocatore pronto”. 

Su Sanabria e sulla possibile sfida paraguaiana di domani contro Santander:

“Toni si è presentato con grandi motivazioni e attenzione su quei particolari che, in area di rigore, non sono da poco. Lui è un talento, ha qualità e deve lavorare per migliorare la continuità. Grazie alle capacità tecniche può farci migliorare anche dal punto di vista del gioco”. 

Come cambia giocare contro Santander oppure Destro come prime punte:

“Sino all’ultimo non sapremo chi giocherà perché talvolta succede che ci siano dei recuperi “miracolosi”. Magari recupereranno Santander, un terminale offensivo importante, fisicamente forte e pericoloso di testa. Dovesse giocare Destro, è un giocatore che ha sempre fatto vedere grandi qualità. In questo periodo ha giocato poco, e dovesse giocare sarebbe ancora più pericoloso perché vorrà dimostrare di essere un giocatore importante, come il Bologna crede di avere”.