Per il Vecchio Balordo, non solo per la gara da giocare contro l’Empoli, domani sarà un altro scoglio da superare la conferma di Ballardini. La prima curiosità sarà nel pomeriggio la lista dei convocati dopo le parole di Ballardini nel dopo partita con il Venezia.
Tutti gli allenatori sull’uscio delle squadre hanno avuto parole di conforto e di garanzia con un risultato positivo alla dodicesima giornata di campionato da parte dei Presidenti. La speranza è che qualche americano o italiano lo abbia fatto anche con Ballardini, senza pubblicamente comunicarlo.
Chi giocherà domani al Castellani conta poco. Ballardini e il suo staff avranno studiato i toscani e in particolare il gioco sulla corsia di sinistra. Chi giocherà sulla fascia destra con l’aiuto della mezzala dovrà prestare attenzione agli inserimenti del centrocampista Bandinelli, una carta vincente delle vittorie empolesi.
Contro l’Empoli occorrerà nella fase di non possesso attenzione alla pressione da attuare bene e con i tempi giusti, attenzione alla chiusura delle linee di passaggio mostrando tanta attenzione in più rispetto alle altre gare giocate. Quelli con più qualità, poi, dovranno sfruttare le lacune dell’Empoli.
Se sono forti a sinistra, sono deboli nel lato debole a destra. La squadra di Andreazzoli tende a concentrare la pressione su un lato e gli avversari, eludendola in particolare tra le mura amiche con cambi campi, hanno la possibilità di avere spazi per attaccare.
I ragazzi di Andreazzoli denotano lacune difensive nella lettura, nelle giocate e nei tempi di gioco causate dall’atteggiamento propositivo con linea di difesa molto alta. Ha degli svantaggi, come quello di concedere molta profondità da attaccare alle spalle della linea difensiva. Al Vecchio Balordo occorreranno veloce esecuzione delle giocate in verticale e attacco della profondità per sfruttare quello che l’Empoli concede.
L’Empoli ha dimostrato di essere una squadra pericolosa e meritevole di rispetto. Per tutti i genoani che scenderanno in campo è imperativo fare i 3 punti con una gara buona a livello tecnico e di grande attenzione e concentrazione mostrando di aver imparato dagli errori che hanno vanificato tanti risultati nelle prime undici giornate.
Dalla conferenza stampa dopo il Venezia bisogna estrapolare alcune frasi di Ballardini: “Da qui in avanti per me il Genoa potrà fare solo che meglio rispetto a quanto fatto fino ad ora. Per me le cose dall’inizio ad oggi sono sempre più chiare, man mano che si va avanti le cose si schiariscono dal punto di vista umano e tecnico”.
Esattamente quello che si aspettano tanti genoani domani sera che non hanno dimenticato quello che ha fatto Ballardini per salvare il Vecchio Balordo negli ultimi dieci anni. L’Empoli di Andreazzoli sulla strada del Genoa e di Ballardini sta dimostrando con il decimo posto in classifica nel campionato 2021/22 di far godere non solo i propri tifosi ma anche quelli che amano il calcio, stufi di vedere paginate sui quotidiani sportivi e politici sempre e solo sulle stesse squadre e per le altre 12 squadre che partecipano al campionato solo trafiletti, a meno che non ci sia qualcosa di scoop da rappresentare.
Andreazzoli nel destino del Genoa e di Ballardini, ma lui probabilmente vorrà solo fare un’altra partita di calcio senza ricordarsi quello che gli successe in casa rossoblù nel 2019: licenziato per telefono alla fine di Cagliari-Genoa dopo aver licenziato il suo preparatore atletico Rocco Chinnici senza neanche avvertimenti.
Qualcuno dirà che Andreazzoli riesce a fare il suo lavoro solamente in piazze dove non c’è pressione dimenticandosi il periodo di preparazione estiva, le amichevoli, alcune partite e risultati del campionato che avevano fatto vedere il suo modo di insegnare e vedere il calcio.
Tutto si è ripetuto in questa stagione ad Empoli: far risolvere le gare ai suoi ragazzi sempre in larghezza del campo e in una profondità tra 30 e 40 metri. Il suo calcio è propositivo anche in tutti gli allenamenti, come quelli visti ai tempi genoani, facendo gare 10 contro 10 in uno spazio reale, quello descritto, senza dimenticare gli obiettivi e le direzioni di gioco, applicando organizzazione e principi: scaglionamento, profondità, ampiezza, mobilità e imprevedibilità.
Il lavoro di Andreazzoli è di portare tutti i componenti della rosa ad avere un pensiero comune di calcio e per ottenere risultati deve ripetere e allenare sempre con gli stessi principi tattici.
Sino ad oggi ha raccolto 15 punti in classifica con uno strano tabellino: 5 gare vinte, 0 pareggi e 6 sconfitte, 16 gol fatti e 21 incassati. Tra le mura amiche ha perso 5 gare e ne ha vinta una incassando 16 reti e realizzandone 7. Al contrario, fuori casa ne ha vinte 4 e persa 1 con 9 gol realizzati e 5 subiti. Tutti questi risultati sono scaturiti giocando sempre alla stessa maniera dentro e fuori Empoli, ossia col 4-3-1-2.
I pregidei toscani sono di giocare con buona proprietà di palleggio e buona occupazione degli spazi. Giocando anche il pallone quando sono pressati,
In casa e fuori casa per i ragazzi di Andreazzoli (oltre al superamento della prima pressione degli avversari) a fare la differenza sono la lettura degli spazi e i tempi di attacco portando gli avversari a creare densità in zona centrodestra liberando un uomo sulla sinistra e portando un centrocampista ad attaccare la difesa avversaria. Il passaggio verticale cerca l’uomo tra le linee e consente all’Empoli di avere altra transizione positiva in fase di possesso. L’Empoli crea densità in zona pallone, occupa l’ampiezza del campo e con sincronismi studiati libera sempre un calciatore, molto spesso sulla sinistra.
La formazione dell’Empoli nelle undici gare giocate ha avuto 5 titolari fissi in difesa: Vicario, Stojanovic (squalificato contro il Genoa), Tonelli, Viti e Marchizza. Uno fisso a centrocampo (Bandinelli, il calciatore delle percussioni a sinistra) e uno in attacco, Pinamonti, rigenerato dalla cura Andreazzoli con 4 gol. Negli altri ruoli sempre ballottaggi in ogni gara. Le formazioni come sempre a domani sera alle 20.
Arbitra Pairetto di Nichelino. Nessun commento causa le sue sfortune precedenti da troppo tempo con il Genoa. Una letterina a Rocchi dopo le 12 designazioni bisognerebbe farla.
Primo assistente Grossi (Frosinone), secondo De Meo( Foggia), quarto uomo Gariglio, VAR Nasca (Bari) e AVAR Peretti(Verona). Diffidato solo Biraschi (Genoa).