Prima che finisse la sedicesima giornata di campionato 2021/22 la notizia che ha deflagrato il mondo del calcio è stata la notizia dell’arresto del Presidente Ferrero della Samp. L’ipotesi è bancarotta, ai domiciliari anche la figlia e il nipote e altre persone. L’accusa rivolta dalla Procura di Paola: “fallimenti di società, almeno quattro, per procurarsi un vantaggio patrimoniale con società create in Calabria nel settore turistico, alberghiero e cinematografico”.
Ferrero non è stato incarcerato a San Vittore a Milano ma trattenuto in una Caserma della Guardia di Finanza di Milano, in attesa che la Procura calabrese si pronunci sul trasferimento a Roma per essere presente alla perquisizione nella sua abitazione e all’apertura di una cassaforte.
Da Cinecittà al mondo del calcio la vita spericolata del “viperetta” non era mai accettata da nessuno. Proporsi nel calcio come si presentava il Presidente doriano piaceva poco. Nessun garantista per Ferrero, solo giustizialisti.
Ferrero si è subito dimesso da Presidente Sampdoria e la squadra blucerchiata è fuori dall’inchiesta giudiziaria. Oggi a corollario di questa inchiesta sono state pubblicate anche intercettazioni telefoniche.
Dalle Procure al Campionato. La sedicesima giornata di campionato ha certificato che è finita l’era delle sette sorelle.
Lo scudetto ad oggi se lo possono giocare 4 moschettieri: Pioli, Spalletti, Inzaghi e Gasperini. Hanno gli attaccanti che vedono la porta, il portiere che para, il centrale di difesa. Il calcio al di là delle alchimie tattiche e strategiche non cambia, in voga è sempre una delle massime che fu: “con un portiere che para, un centravanti che segna in mezzo puoi mettere chi vuoi ma la partita la vinci“. Alla massima al calcio totale bisogna aggiungere il play, il regista, quello che fa girare tutta la scenografia.
Tra i 4 moschettieri bisogna puntare su Gasperini, fa giocare un calcio coraggioso fatto di fisicità e velocità. Per tutte le quattro squadre in testa alla classifica bisognerà fare i conti con le competizioni europee. C’è il calciomercato per loro non di riparazione, ma di infoltimento di qualità e quantità della rosa.
Il nuovo dei quattro moschettieri: fare un gol in più è meglio che prenderne uno in meno. Gli allenatori gestori non servono più. Tutto accade anche in provincia, vedi Empoli.
Milan-Salernitana 2 a 0. In venti minuti liquidata la Salernitana. Schiacciante il dominio del Diavolo. Campani in difficoltà non solo sul campo: fra una decina di giorni si decideranno le sorti della società, se Lotito non trova l’acquirente alle sue condizioni.
Napoli-Atalanta 2 a 3. Gasp, che spallata a Spalletti nello stadio di Maradona! La Dea manda un messaggio alle altre compagne di viaggio per lo scudetto: ci siamo anche noi. Il Napoli perde. I bergamaschi hanno la consapevolezza di potersela giocare: Insigne, Koulibaly, Osimhen i grandi assenti di sabato sera non si possono passare a nessun avversario, figurarsi agli orobici.
Roma-Inter 0 a 3. Prova di forza di dell’Inzaghi group. Mou e la Lupa si sono inchinati al Biscione. Mourinho ha fatto rivivere la gara con una iperbole delle sue: “l’Inter è più forte di noi normalmente, in condizioni non normali lo è ancor di più“. Inzaghi dentro e fuori dallo spogliatoio ha fatto dimenticare Antonio Conte.
Bologna-Fiorentina 2 a 3. Il derby dell’Appennino si è tinto di viola. Senza Arnautovic il felsinei non fanno paura, i gigliati con Vlahovic sì. Per Italiano quinto posto in classifica con un colpo esterno, per Mihajlovic stop dopo aver vinto quattro gare su cinque.
Sampdoria-Lazio 1 a 3. L’Aquila vola sulle ali di Ciro Immobile che sale nuovamente sulla vetta dei cannonieri. La Lazio ha espugnato il Ferraris perché la Samp si è svegliata troppo tardi anche per l’espulsione di Milinkovic-Savic
Venezia-Verona 3 a 4. Il Venezia ha fatto harakiri. Sul 3-0 si è fatta rimontare da Simeone. Un tempo per i lagunari, un altro per gli scaligeri che hanno approfittano del rosso a Ceccaroni difensore veneziano. Tudor vince la prima gara in trasferta e sale in classifica a 23 punti.
Spezia-Sassuolo 2 a 2. Altro harakiri spezzino, avanti 2-0 si fa rimontare dal Sassuolo. Meno male che la partita non è durata altri 10’ altrimenti anche il pareggio di Thiago Motta preparato bene andava in fumo.
Juventus-Genoa 2 a 0. Vince Madama senza il gioco contro un Genoa che non è riuscito a fare un’azione degna di nota e la Juve anche in difficoltà ha potuto amministrare la partita. Un gol su calcio d’angolo fa contento Allegri e spegne Sheva e i suoi ragazzi. Settimana importante per il Vecchio Balordo non solo per il Derby: attesi annunci sull’ingresso di un Direttore Sportivo subito operativo per rinforzare la squadra. Nuova squadra che deve essere pronta per il giorno di Capodanno, dimenticandosi degli algoritmi ma ingaggiando giocatori pronti di qualità e di carattere per giocarsi la permanenza in Serie A.
Empoli-Udinese 3 a 1. Bella partita con i portieri protagonisti. L’Empoli è andata sotto, ma con un secondo tempo non solo di carattere ma anche di gioco ha ribaltato il risultato. Sesto gol per Pinamonti, Andreazzoli prepara un altro centravanti per Mancini e la Nazionale. Empoli 23 punti in classifica e decimo posto in classifica.
Torino-Cagliari 1 a 1. Più Cagliari che Torino. La squadra di Juric, andata in vantaggio per un’autorete sarda, è uscita dal gioco, il Cagliari ha provato a rimediare subito e il solito Joao Pedro dopo 8’ della ripresa ha pareggiato. Torino rimasto in tredicesima posizione a 19 punti, Cagliari che raggiunge il Genoa al penultimo posto.