Vanta 241 presenze in Serie A, di cui 188 con le maglie di Genoa e Fiorentina, e alcuni gol rimasti, almeno per parte rossoblu, nella storia. Stiamo parlando di Mario Faccenda, ex difensore del Grifone dal 1981 al 1987, che è tornato a parlare ai nostri microfoni per dire la sua sul girone di andata appena concluso e sulla rincorsa salvezza del Grifone.
Mario Faccenda sta seguendo tutto il campionato italiano. Un suo giudizio su questo girone di andata? Quali sono le novità?
“La più bella novità è che per vincere lo scudetto ci sono più squadre. Fino a qualche anno fa c’era la Juventus che dominava, anche con allenatori differenti, mentre adesso è diverso. Simone Inzaghi sembrava non dovesse vincere il campionato, adesso è in testa, a “sorpresa”, perché la partenza iniziale di Milan e Napoli aveva fatto pensare che dovessero spaccare il campionato. Ma, come sempre, le tendenze non si confermano mai perché il campionato è difficile e le giornata sono tante. Il Milan è rimasto attaccato all’Inter, l’Atalanta fa alti e bassi – e che avesse più continuità potrebbe stare stabilmente a lottare più vicino all’Inter -, c’è la sorpresa Fiorentina, che l’anno scorso non aveva fatto bene, mentre quest’anno con Italiano ha cambiato poco, trovando il tecnico giusto. Ha il centravanti giusto? Certo, fa la differenza, la anche il gioco di Italiano è diverso. È un gioco più offensivo, che tiene la difesa alta. E poi c’è la delusione della Roma, perché da Mourinho ci si attendeva qualcosa in più. Della Lazio si pensava che dovesse fare meglio, ma invece sta lì a lottare. Infine c’è la “delusione” Juventus: delusione tra virgolette perché sembrava qualche domenica fa anche fuori dalla Champions, ma nell’ultimo periodo ha recuperato, anche perché le altre hanno un po’ mollato. Andando nella parte destra, ci sono Udinese e Hellas Verona che sono uscite dalla zona retrocessione. La Sampdoria era come il Genoa, ma con qualche risultato si è tirata fuori”.
Sei l’ultimo ad aver salvato il Genoa all’ultimo minuto. Questo Genoa, secondo te, ha le possibilità per salvarsi? Cosa devono dare gli americani a Shevchenko per salvarsi?
“Non è una domanda facile. Il Genoa ha fatto pochi punti, e anche cambiando allenatore ha fatto due pareggi segnando soli due gol. Al Genoa serve qualcosa in fase offensiva. Gli serve un attaccante che segni almeno dieci gol, o almeno due attaccanti che assieme nel facciano 20/25. La corsa è sullo Spezia, quartultimo per fortuna o sfortuna. La vittoria di Napoli gli ha dato questo scossone per portarsi a 5 punti dal Genoa”.
Ci sono giocatori in giro per l’Europa calcistica, che tu conosci bene, che possano segnarli questi 10/15 gol che tu dici?
“Bisogna pagarli, ma anche avere fortuna. Per fare mercato a gennaio devi anche avere un po’ di quella. O vai a prendere un giocatore importante, per quanto difficile venga al Genoa terzultimo in classifica perché se costa molto preferisce andare in società che vincono o lottano per l’Europa, o cerchi un attaccante di prospettiva che spacca la situazione in fase offensiva cominciando a fare gol. Non è facile, ma si deve essere bravi a trovarlo”.
Il Genoa ripartirà in casa col Sassuolo, poi avrà due gare casalinghe con Spezia e Udinese.
“Può forse anche steccare a Sassuolo, ma deve fare sei punti nelle due gare casalinghe. Sono quelle le due gare improntati. Se vinci, ti rimetti pari e te la giochi fino a maggio”.
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