Al termine della partita d’andata dei playout contro il Napoli, Luca Chiappino, mister del Genoa Primavera, ha commentato la sfida ai nostri microfoni:
“L’ennesima partita buttata via, loro hanno avuto due occasioni nel primo tempo ma noi ne abbiamo avute sei o sette clamorose. Poi vai in vantaggio a cinque minuti dalla fine più recupero e non puoi subire un gol del genere su rimessa laterale. Vuol dire che non abbiamo la capacità di gestire a tre minuti una situazione critica. Peccato perché il 2-1 era un buonissimo risultato. E’ vero che subire gol in casa non fa mai piacere, però l’avevi rimessa in piedi e andavi lì con due risultati su tre e loro avrebbero dovuto scoprirsi un po’ di più e qualche spazio in più l’avremo trovato lì. Però abbiamo centoventi minuti da giocare perché ci sono anche i supplementari se finisce in parità. Andiamo e ce la giochiamo, noi dobbiamo far gol. Non possiamo fare altrimenti. Peccato perché la partita era indirizzata bene, ma è un’annata così“, ha iniziato il tecnico rossoblu.
Chiappino ha parlato poi del valore della prossima gara: “Abbiamo una partita dove ci giochiamo una stagione, è un match-ball che abbiamo e dobbiamo sfruttarlo al massimo. E’ vero che oggi, pure creando tanto, abbiamo sbagliato tanto dal punto di vista tecnico e abbiamo agevolato gli avversari. Dobbiamo andare lì magari con un po’ più di serenità di quella che avevamo oggi, perché qualche ragazzo l’ho trovato abbastanza contratto e preoccupato. Però ci sta, sono ragazzi giovani e sono esperienze che si porteranno dietro per tutta la vita. Se sono bravi diventano esperienze vere, che li potranno aiutare nel proseguo della loro carriera ovunque saranno a giocare. Però noi abbiamo quattro giorni per andare a fare questa partita dove ci giochiamo davvero tutto. Nella stagione abbiamo dimostrato sia noi che il Napoli di essere due squadre che fanno meglio fuori casa che in casa, perciò ci può essere anche questa situazione da sfruttare. Io ho parlato con i ragazzi e comunque ho fatto loro i complimenti perché hanno dato l’anima, riuscendo a mettere in piedi una partita difficile. Sono consapevoli che abbiamo un’ultima opportunità che può cambiare davvero la loro storia. Rimanere in questa categoria vuol dire avere una valutazione e una visibilità diverse e fare un campionato seguito da tanti. Andare in prima Primavera 2, oltre che un danno d’immagine per la società, anche per loro che hanno ambizione di fare i professionisti può essere una partenza con il freno a mano tirato. Noi siamo fiduciosi di poter fare le nostre cose. Vediamo giovedì sera se siamo stati bravi: vorremmo festeggiare anche noi”.
La prima squadra ha sbagliato diciotto gol clamorosi, ma anche i tuoi ragazzi nelle ultime 4/5 partite una ventina di gol se li sono mangiati. E’ un problema da risolvere, anche se c’é un Buksa in più…
“Sì, Alexander è la prima partita che faceva intera dopo tre mesi e mezzo che era fermo. Noi a Milano l’abbiamo messo dentro per cercare di fargli riprendere la confidenza con il campo e con il gioco. Oggi si è mosso meglio, ha fatto gol e ha avuto due o tre occasioni dove forse poteva fare un pochino meglio, ma se l’è create. I numeri parlano chiari. Noi quest’anno siamo la quarta miglior difesa e il peggior attacco del campionato, perciò quello vuol dir qualcosa. Ecco perché la volta che riusciamo a far gol, cazzo, dobbiamo far gol e difenderlo con le unghie e con i denti. Non si deve più giocare a calcio gli ultimi dieci minuti, devi solo pensare a non concedere occasioni dove loro possono diventare pericolosi. E sapevamo che loro potevano diventare pericolosi sui calci piazzati perché hanno questo giocatori altissimo, bravo di testa. Ne abbiamo sbagliato uno e ci è costato il pareggio”.
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