Il Genoa è retrocesso nel Campionato Primavera e tante sono state le campane a morto o godimento per l’avvenimento.
Il settore giovanile del Genoa, però, difficilmente è stato seguito durante l’anno, al di là dei risultati nelle varie manifestazioni e tornei.
Difficilmente sugli spalti di Begato si erano visti tifosi, ma solo addetti ai lavori, procuratori, agenti, genitori. Tutto è successo anche nel primo spareggio casalingo di venerdì scorso contro il Napoli, mentre a Cercola giovedì più di 1000 persone e ultras agguerriti nel fare il tifo.
In molti non si ricordano che il settore giovanile del Genoa nel 2021 era stato premiato per aver fatto esordire calciatori in prima squadra e altre con un risultato inaspettato, la quindicesima squadra in Europa. All’epoca lo si sottolineò forse troppo poco questo dato, anche se noi ci prestammo sempre grande attenzione.
Il Genoa Primavera retrocede per gli stessi identici motivi che ha subito la prima squadra nel passaggio di proprietà da giugno a novembre 2021. Il ds Taldo nel calciomercato estivo e invernale ha dovuto fare miracoli per mettere su la squadra non potendo operare per le casse chiuse dal cambio di proprietà, mentre le altre squadre si sono tutte rinforzate tanto da far giocare ai rossoblu un playout in questi giorni dopo essersi giocati il primo posto con la Roma e compagnia ad inizio stagione.
Durante il calciomercato invernale molte squadre si sono rinforzate, invece il Genoa è riuscito ad avere solo dei prestiti gratuiti. A tutto bisogna aggiungere, lasciando da parte il Covid, che 7/8 titolari della squadra Primavera che veleggiava nella parte sinistra della classifica hanno dovuto fare i conti con infortuni pesanti, tutti in una sola volta, complice anche una epidemia di tonsillite che mise KO mezza squadra per alcune settimane proprio quando il calendario iniziava a infittirsi con gare ogni tre giorni.
Per chi ha seguito Buoncalcioatutti, tutte cose note. Problema che questa somma di problemi non ha più permesso a Chiappino, oltre arrangiarsi, di vincere più di una partita casalinga. Il Genoa con un numero di calciatori contati ha dovuto giocare una decina di gare ogni tre giorni, gare che erano da recuperare da parte della Federazione, con viaggi e orari assurdi per diritti televisivi.
Alcune anche beffa, come quella di Roma che si sarebbe dovuta giocare sotto Natale: il Genoa voló in ritiro, salvo la mattina dopo essere rispedito a casa per alcuni casi Covid nello spogliatoio giallorosso. Si recuperò a febbraio.
Spors e i suoi collaboratori, da quando sono arrivati al capezzale della Prima squadra; non hanno perso una partita in presenza quando il Vecchio Balordo Primavera giocava a Begato. I 777 e Blazquez hanno subito percepito che ogni settore giovanile ha un costo e i responsabili di quei costi dovranno darne conto.
Daranno una cifra e considerate le capacità di Sbravati e Taldo viste nel passato cercheranno risorse tecniche che poi diventeranno risorse economiche non solo per la Primavera, ma anche per Under 15, 16, 17 con l’obiettivo di riportarle alle fasi finali dei campionati come negli anni precedenti, prima della crisi 2022. Consapevoli che dal basso, dalla scuola calcio, si perpetra un ottimo lavoro come testimoniano i risultati delle Leve dall’Under 14 in giù. Under 14 esclusa dalle Final Four scudetto solamente per un cavillo di regolamento che premiava la differenza reti e non gli scontri diretti.
Di Lino Marmorato e Alessio Semino