La Serie B non è cambiata: sempre vittima di errori dei singoli, rigori sbagliati, arbitri nuovi non all’altezza con cartellini gialli e rossi a vanvera che decidono i risultati e squadre che si fanno male da sole. Per di più c’è il VAR a decidere gli episodi non solo in area di rigore come accade in Serie A.
Il tatticismo in queste tre giornate di campionato non ha inciso. Gli allenatori hanno bisogno di tempo per incidere e quando giocano con le cosiddette grandi reclamizzate dovrebbero pensare a giocare invece che non fare giocare gli altri.
Sarà il tempo destinato a decifrare il dubbio se nelle tre gare giocate la differenza è stata fatta dall’intensità. Ad oggi tutti i risultati non sono stati scontati in nessuna gara. Sabato, se continuerà il caldo, sarà già un altro campionato con 7 gare che si giocheranno alle 14, una alle 16.15, l’altra partita alla domenica sempre alle 16.15. Le uniche a godere saranno Cagliari e Modena nell’anticipo del venerdì alle 20.30.
In molti si chiedono: perché questi orari assurdi e antichi del passato quando i campi in pieno inverno non erano illuminati? L’unica spiegazione, in particolare per DAZN e Sky, è quella di avere tante telecamere in giro per l’Italia oppure è già un aperitivo di quello che succederà durante i mondiali di calcio.
Ma veniamo alla giornata appena conclusa.
Palermo-Ascoli 2 a 3. L’Ascoli di Bucchi e Gondo, autore di una tripletta contro una difesa palermitana al Barbera che è apparsa ubriaca. Corini sbaglia i cambi, utilizza i nuovi arrivati solo nel secondo tempo rischiando di pareggiare.
Modena-Ternana 4 a 1. Prima vittoria in B con il botto per i canarini. Lucarelli tecnico della Ternana ha voluto subito giocarsi la gara lasciando spazi e contropiedi, troppi, agli emiliani. Favilli fa due gol rigenerato dalla cura del bomber umbro, uno annullato dal VAR. L’arbitro Gualtieri al debutto in balìa dei cartellini gialli.
Spal-Cagliari 1 a 0. I sardi di Liverani avrebbero fatto fatica lo stesso, ma il cartellino rosso al 31’ del primo tempo è stato fatale come il rigore sbagliato da Lapadula. Liverani difetta nei cambi, Lapadula ancora a secco e Pavoletti entra al minuto 82′. Altro intervento del VAR, ormai pronto ad intromettersi anche sui falli fuori dell’area di rigore come visto anche in altre gare. Lasciato anche il Modena in 10 con il doppio giallo a Peda nell’ultimo quarto d’ora per prendere spaventi con i sardi a trazione anteriore.
Benevento-Frosinone 2 a 1. Il Frosinone afferma che la sconfitta sa di beffa per un rigore non assegnato da Pairetto e non ravvisato dall’altro torinese Serra. Il rigore ci poteva stare, ma le reti dei sanniti sono state due regali. La Strega è il centravanti Forte che prima sbaglia un rigore e dopo decide la gara con una doppietta.
Cittadella-Venezia 1 a 1. Sotto il diluvio al Tombolato finisce in parità la partita. Squadre corte, partita caotica, poco spettacolo ma il Cittadella avrebbe meritato la vittoria.
Parma-Cosenza 1 a 0. Buona gara dei crociati che imbroccano la prima vittoria con il primo gol di Inglese. Il risultato poteva essere più ampio e non è andato in porto per i troppi errori in fase di rifinitura. Il Cosenza ha giocato troppo sotto la linea del pallone spaventato dall’attacco emiliano.
Perugia-Bari 1 a 3. Il Perugia perde al Curi mettendoci molto di suo. Regalati gol ai galletti con una fase difensiva che ha fatto il bis di Palermo. Rigore sbagliato all’inizio per mettere in discesa la partita con Castori, il decano dei tecnici, affranto in panchina. Dopo due pareggi consecutivi, arriva la prima vittoria dei galletti alimentata dal rigore non al “bacio” tirato dall’umbro Oliveri. Il portiere barese Caprile è il migliore in campo, Bari meglio in fase offensiva.
Reggina-Südtirol 4 a 0. Südtirol alla terza sconfitta consecutiva in Calabria. Partita compromessa per i nordici al sud per il cartellino rosso rimediato a metà del secondo tempo. La Reggina in quel momento ha iniziato l’assolo dei 4 gol dimostrando in precedenza anche numeri e qualità importanti.
Pisa-Genoa 0 a 1. Partita sporca dove la fisicità ha lasciato poco spazio al gioco del Genoa. Bravo in difesa il Vecchio Balordo in difetto negli ultimi trenta metri con passaggi importanti non riusciti per mettere il risultato al sicuro. Godimento dei tifosi rossoblù a quarti: oltre ad invadere Pisa e il suo stadio hanno invaso anche l’autostrada e gli autogrill fino a tarda notte continuando a cantare.
Como-Brescia 0 a 1. Il lunedì sera, colpo del Brescia dopo 200 giorni di astinenza di vittoria in trasferta in Serie B. Tutto è successo dopo il blackout dello Stadio Senigallia. Alla ripresa doppio giallo ad Arrigoni del Como nel giro di due minuti e gol di Bertagnoli del Brescia che si è preso la scena al posto di Henry, il bomber diventato nuovo azionista del Como in tribuna, e del debutto di Fabregas. Clotet, mister del Brescia, ha messo in crisi l’allenatore lariano con una mossa inaspettata, Galazzi tra le linee, e non ha saputo aggiustare le mosse tattiche del 4-4-2. Il Como negli ultimi 15’ di gioco ci ha provato a pareggiare anche in 10 uomini complice il calo fisico delle Rondinelle.
Adesso due giorni di mercato per cercare di definire la rosa di quasi tutte le squadre.