Due episodi hanno contornato la partita tra Udinese e Genoa, pareggiata per 2-2 in extremis dalla formazione friulana grazie ad un’autorete di Matturro. Il primo episodio è quello relativo alla rete del pareggio di Lucca al 23′ di gioco.
Inizialmente, anche dal Bluenergy Stadium, pareva che il check del VAR (Valeri) fosse legato a un possibile controllo di braccio di Lucca prima di calciare a rete e pareggiare i conti. La convalida, in ogni caso, avrebbe confermato che non vi era nessun tocco. In realtà le proteste del Genoa sono legate a una spinta del centravanti friulano ai danni di Vasquez. Le spinte sono ben due: una pochi secondi prima del cross di Kamara, dinamica frequente in area di rigore per prendere posizione. Non sembra affatto una dinamica fallosa questa prima spinta, anche perché Vasquez torna subito in posizione e in marcatura.
Pochi secondi dopo, non appena arriva il cross di Kamara dalla sinistra, arriva la seconda ed è una spinta di Lucca sulla schiena del difensore messicano che lo mette fuori gioco nel contendere il successivo pallone, quello poi calciato in porta da Lucca a battere Martinez. Evidente quella che è stata la valutazione del VAR: non poter intervenire. Perché? Perché l’entità del contatto, che sicuramente avvantaggia leggermente Lucca, è stata valutata in campo dall’arbitro Mariani che l’ha giudicata non tale da poter determinare un fallo. E ormai sappiamo bene che o c’è un chiaro ed evidente errore oppure viene preservata la verità di campo, che equivale alla valutazione del direttore di gara sul rettangolo verde.
Più interessante il secondo episodio, quello che porta all’annullamento del 2-1 di Gudmundsson su assist di De Winter. Andiamo a ricostruire minuto per minuto e secondo per secondo. L’episodio assume contorni chiari solo dopo aver rivisto gli highlights, che denotano la corretta segnalazione del fuorigioco. L’immagine evidenzia un fuorigioco di almeno mezzo metro di Haps rispetto alla posizione di Ebosele. Il numero 55 rossoblu salta di testa al minto 26:26 su lancio dalle retrovie di Vasquez e “spizza” quanto basta per servire Retegui (non è suo il fuorigioco, lo tiene ampiamente in gioco Bijol).
L’azione prosegue, Retegui scambia con Vasquez che, a sua volta, serve nuovamente Haps che partecipa attivamente all’azione. Proprio lui crosserà al minuto 26:38 e al minuto 26:43 Gudmundsson riceverà la sponda di De Winter e col sinistro batterà Silvestri. L’aspetto particolare nell’episodio è che il VAR annulla la rete del Genoa per un fuorigioco (non segnalato dall’assistente di linea in tempo reale) riscontrato circa 17 secondi prima.
Situazione singolare, sicuramente non delle più frequenti in epoca VAR, ma non la prima con la quale la Serie A si trova ad avere a che fare. Basti ricordare l’eclatante episodio del febbraio 2019 in Spal-Fiorentina quando la rete di Valoti (Spal) venne annullata per un fallo dall’altra parte del campo, ad inizio azione, su Chiesa. Venne annullata la rete e assegnato il rigore per la Fiorentina. Fu una decisione che fece scuola e aprì ad altre decisioni simili. Quella di Udinese-Genoa si aggiunge a questa lista.
Siamo abituati a vedere il VAR intervenire su episodi che si aggirano di pochissimi secondi intorno ad una marcatura o ad un episodio da moviola. Ieri non è stato così, e abituarcisi è complesso. Mariani si sarebbe confrontato in auricolare col VAR, gli sarebbe stato segnalato il fuorigioco e avrebbe indicato fallo. Poi parlerà con mister Gilardino per spiegare la decisione.
Si segnalano, in conclusione, altra due cose. Intervento pericoloso di Payero a fine gara su De Winter, coi tacchetti che sfiorano il ginocchio: poteva starci almeno il giallo. È poi corretta anche la sanzione per Lovric, espulso nel finale. Intervento imprudente e negligente, a forbice: il rosso semplicemente una logica conseguenza.