Il Genoa Primavera è atterrato in Sicilia, pronto ad affrontare il Palermo in un turno infrasettimanale, anticipato su richiesta dei rossoblu, richiesta accolta dalla Lega Serie A e dai rosanero. I ragazzi in arrivo dal capoluogo ligure potranno così trascorrere la domenica pasquale in famiglia anziché di ritorno da una trasferta lunga quasi 1500km. Dopo i doverosi ringraziamenti ai padroni di casa, toccherà dar battaglia per non restare invischiati nella lotta salvezza (CLICCA QUI).
LA FORMAZIONE DEL GENOA – 1 Russo; 2 Piccardo, 4 De Cunha, 5 Zanoli, 3 Adamoli; 6 Zvekanov, 7 Karic, 8 Rovella; 10 Schafer; 9 Bianchi, 11 Micovschi.
Il Palermo di Giuseppe Scurto risponde con i seguenti 11 calciatori: 1 Avogadri, 2 Petrucci, 3 Gallo, 4 De Marino, 5 Fradella, 6 Costantino, 7 Mendola, 8 Rizzo, 9 Lucera, 10 Santoro, 11 Cannavò.
LA PARTITA – I Grifoncini partono in quarta, governando il centrocampo e passando in vantaggio alla prima occasione utile: Karic, completamente privo di marcatura, si inserisce su un traversone dalla sinistra e batte l’estremo difensore in maglia gialla. Schafer, nelle vesti di trequartista, è una mina vagante così come Zvekanov, che compone il trio di centrocampo insieme al metronomo Rovella. La prima occasione per il Palermo arriva dai piedi di Costantino, il cui tiro crea qualche grattacapo a Russo prima che una deviazione di Vasco rischi di passare sotto le gambe del portiere genoano.
Bianchi ci prova in girata, Piccardo si fa male e costringe Sabatini ad una sostituzione forzata nel primo quarto d’ora. Dentro Gasco, Scurto risponde con un cambio tattico: fuori il centrocampista Costantino, dentro l’attaccante rumeno Birligea. Il connazionale Micovschi, in campo dall’altro lato della barricata, ha il merito di cercare più volte l’imbucata dalla sinistra ma fallisce un paio di occasioni nitide nei pressi di Avogradri. Poco prima un traversone scoccato da Karic, attivo sulla corsia destra, aveva pizzicato la traversa. Il primo tempo si chiude sul punteggio di 0-1 per il Genoa Primavera, che nella ripresa fatica ad arginare l’insistenza del Palermo. I rosanero reclamano con insistenza per un calcio di rigore, a prima vista solare, in seguito ad un colpo di mano da parte di Karic.
Le prime nuvole accompagnano alcuni tremori della difesa rossoblu, costretta agli straordinari. La difesa rischia di sbandare, i padroni di casa aumentano il peso offensivo con Gambino e Sicuro ed è proprio con i cambi che il risultato verrà capovolto nel giro di 20′. Il pari è un colpo da biliardo di Birligea, abile a destreggiarsi fra i difensori avversari prima di battere Russo con un colpo di punta, mentre la rete del doloroso 2-1 è un capolavoro balistico dell’ultimo entrato. Sicuro fa tutto da solo, si aggiusta il pallone prima di scaraventarlo nel sette senza lasciare speranze al numero uno genoano. Masini, Verona e Ventola (per Zvekanov, Micovschi e Flavio Bianchi) non scuotono la squadra, che dopo un primo tempo da Grifoni crolla sotto i colpi di una squadra alla ricerca disperata di punti. Ora la classifica si complica, la zona play-out dista solamente 2 punti. “In Sicilia non importa far male o far bene” scriveva Giuseppe Tomasi di Lampedusa, e forse non conterà nemmeno nelle ultime cinque gare del campionato. Conterà solamente fare punti, quelli che mancano da tre partite e quelli che bastano per evitare un’indecorosa retrocessione.