Mina, la cantante per questo campionato del Genoa in Serie A, canterebbe “sei  grande, grande, grande. Come te, sei grande solamente tu“. Quello che molti genoani entusiasti avrebbero intonato quando hanno lasciato il Tempio vicino alla mezzanotte dopo i festeggiamenti nell’ultima giornata di campionato non solo per i 49 punti in classifica, ma anche perché imaaginavano già il futuro del prossimo campionato.

La lettera “G” in questo campionato del Vecchio Balordo è stata dominante: Genoa, Gilardino, Gioco, Gol, Grande. Questa è la vetrina. Gilardino in tutte le conferenze stampa ha sempre detto di aver fatto capire alla società, per firmare il contratto, di non smembrare la squadra per il futuro, al di là delle cessioni previste che fanno parte dell’autofinanziamento come è stato fatto negli anni dalle società che prossimamente si giocheranno la Champions: Atalanta, fresca vincitrice dell’Europa League, e Bologna.

L’ultima di campionato contro il Bologna ha dimostrato che Gilardino e lo staff hanno le idee chiare sul futuro del Vecchio Balordo e sul come farlo crescere. Non erano seconde linee o riserve quelle scese in campo contro i felsinei, al di là dei titolari fissi, ma calciatori che sono cresciuti nell’ultimo anno e mezzo attraverso il lavoro e gli insegnamenti dello staff di Gilardino.

La differenza tra Bologna e Genoa in questo campionato è stata fatta dall’infermeria. Gli emiliani hanno giocato solamente 4/5 partite  senza la qualità di Ferguson e Zirkzee, e tutti gli altri quasi sempre presenti. Il Genoa invece ha dovuto fare meno di Malinovskyi, Messias, Retegui, Vitinha e ultimamente Bani per  troppe gare e anche di altri elementi, anche se tutti sostituiti degnamente da chi è sceso in campo. La prova di quello scritto è stata la differenza tra quelli che hanno giocato Genoa-Bologna, viste le pedine schierate da Gilardino e Motta che poco avevano giocato.

Gilardino prima della gara aveva chiesto e garantito una prova di forza con una partenza sprint. Bel Genoa che ha non ha chiuso la partita nel primo tempo, ma nel secondo non solo con il gol, ma pure con il gioco (mai cambiato neppure con quelli che sono subentrati) ha corso e giocato per 95’ di gioco.

Gilardino ha riaffermato che quando fa il difensivista non gode e senza la qualità in alcune partite ha cercato equilibrio conoscendo le caratteristiche dei calciatori che schierava. Qualche volta gli è andata male, più con pareggi che sconfitte, spesso per episodi.

Nel calcio non è cambiato nulla, gli spazi da giocare e marcare sono sempre gli stessi e i numeri dei moduli lasciano il tempo che trovano. Contano di più impostazioni individuali, marcamenti e smarcamenti, inserimenti senza pallone, combinazioni di gioco (la foto dei gol del Genoa contro il Bologna) , pressing e corsa. Nel Genoa in questa stagione tutti questi aspetti si sono visti e sono pronti a migliorare nel prossimo campionato.

Peccato non aver visto nessun allenamento da parte del suo popolo e neanche da parte degli addetti ai lavori che vogliono parlare di calcio per far capire meglio come sono arrivati i risultati. Confermando che il lavoro di Gilardino e il suo staff è arrivato, non solo con la tattica, ma anche insegnando la tecnica alla luce del miglioramento di alcuni calciatori gara dopo gara, il tutto senza mai vacillare contro qualsiasi avversario.

Questo Genoa ha mostrato ambizioni, motivazioni e cuore. Il futuro è rossoblù a quarti con la crescita di Vogliacco anche da centrale; con quella di Cittadini, che potrebbe proseguire qui se sarà ingaggiato essendo in prestito secco; con quella di Vitinha, per il quale vedremo se la coppia Ricciardella-Ottolini riuscirà a farsi dare dal Marsiglia un altro anno di prestito con diritto di riscatto. E ancora, il futuro è rossoblù a quarti con Thorsby sempre più centrocampista ovunque, ma soprattutto con l’aiuto della Dea Eupalla e con la conferma sempre più lunga sul prato di verde di Malinovskyi, play dal piede delicato e della velocità di esecuzione, di Junior Messias e degli altri infortunati che hanno visto il campionato dalla Tribuna.

In poche parole, Gilardino sente la fiducia dell’ambiente, della società, del suo popolo e vorrà rispondere sul terreno di gioco con un suo particolare culto, quello delle idee e dei particolari cercando con la società nel calciomercato il giusto materiale per migliorare. Adesso al Genoa si lavorerà per il futuro con le idee chiare sapendo chi potrebbero essere i calciatori in uscita.

Nel calcio attuale bisogna avere una programmazione precisa. Ottolini e Spors l’avranno già progettata e pianificata  con la loro esperienza professionale e grazie all’aiuto di Gilardino per non far diventare difficile il lavoro e non essere collegati solo alle speranze, ricordando come tante altre volte durante il calciomercato la speranza non può essere una cambiale tratta sull’avvenire.

I princìpi di gioco di Gilardino sono stati chiari in un anno e mezzo sulla panchina del Genoa e lui stesso per fare un altro step ha le idee chiare. Tutto confermato nella conferenza dopo la partita con il Bologna parlando del calciomercato futuro: “Bisogna prendere e fare delle considerazioni nel momento in cui si dovrà vendere un giocatore. Quello deciderà la società. Io li vorrei sempre tenere tutti, ma se questo succederà noi dovremo essere vigili, svegli e attivi sul mercato per poter andare a recuperare quel gap che può esserci nella vendita di determinati giocatori. Sono molto diretto con loro e laddove ci saranno delle cessioni, dovremo essere bravi e vigili a fare valutazioni sul mercato. Quest’anno siamo stati una sorpresa, abbiamo lavorato tanto e grazie all’entusiasmo, ma l’anno prossimo siamo una realtà che deve confermarsi”.

Giocatori in giro per il mondo e in Italia ce ne sono per riuscire nel salto di qualità, anche senza svenarsi. E allora buon lavoro a tutti. Grazie per le soddisfazioni ricevute queste 38 gare giocate. Grazie a tutti coloro che nel Tempio e fuori hanno fatto rinascere l’amore per il Vecchio Balordo, la prima squadra ad aver visto la luce in Italia.


Genoa, Gilardino ringrazia i tifosi: “Questa stagione straordinaria l’abbiamo realizzata INSIEME”