Al termine della sfida odierna contro il Venezia, secondo test amichevole del ritiro di Moena, Alberto Gilardino, allenatore del Genoa, ha parlato in conferenza stampa: “Sono soddisfatto per l’amichevole e il lavoro che sto facendo insieme alla squadra, stiamo lavorando bene. I ragazzi sono sempre dentro all’allenamento con attenzione e voglia di migliorarsi. Quando arrivi a queste amichevoli, se hai questo atteggiamento, tutto diventa più semplice. Bisogna metterci sempre la voglia di soffrire che abbiamo visto oggi. Per quanto riguarda il secondo tempo, c’erano Frendrup, Matturro e Zanoli. Mentre gli altri sono giovani della Primavera o che hanno fatto esperienze fuori, sono risorse del Genoa. Era giusto dare loro queste possibilità contro una squadra che affronteremo in questo campionato e hanno fatto bene, si sono dimostrati volenterosi di stare dentro alla partita e alla gara, sono contento del ritiro e di questa partita anche se è un’amichevole.

Ti mancavano anche cinque giocatori importantissimi…

Badelj, Vitinha, Malinovskyi, Retegui e Vasquez. Giocatori altrettanto bravi come quelli che hanno giocato oggi. Sono soddisfatto perché abbiamo fatto bene e le richieste sono state portate nel campo. Abbiamo creato i presupposti per fare male al Venezia, in tutte le fasi. Dobbiamo continuare a lavorare. E’ lungo il percorso ma si avvicina sempre di più la partita ufficiale, dobbiamo mantenere alto l’entusiasmo e i nostri valori, ma anche i piedi per terra, con umiltà e sacrificio che ci devono accompagnare in questa stagione”.

Su Ekuban: “Io credo che è un giocatore con grandissime potenzialità, non solo fisiche ma anche qualitative, di tiro e di gol. Se sta bene e si allena è importante per questa squadra, è un giocatore importante e un ragazzo straordinario. I giovani li sconosco un po’ tutti. Ekhator è un po’ una sorpresa, era venuto ad allenarsi con noi ma non l’avevo visto in una partita come questa. Poi ci sono Accornero, Fini, Papadopoulos, Calvani. Sono tutti giocatori che, guardando al futuro, uno può pensare a dove arriveranno e cosa faranno, ma non c’è certezza nel calcio. Non posso sbilanciarmi sul loro futuro, ma mi sbilancio sull’investimento e patrimonio che ha in mano il Genoa. Per tutti quelli che hanno giocato sono contento delle risposte che hanno dato oggi“.

Hai chiesto a Gudmundsson se è felice qui: nel primo tempo era in ogni parte del campo a difendere…

È sempre stato bene all’interno del gruppo, i ragazzi lo fanno sentire importante, ma è uno di loro. È un giocatore che ha qualità, sapete che giocatore è. Pensare che il calciomercato finisca dopo la terza partita di campionato mi sembra un po’ assurdo, ma dobbiamo attenerci a queste situazioni. Mi auguro di poterlo avere e tenere, come tutti gli altri“.

Un anno fa perdemmo 4-1 con il Venezia, oggi si sono viste le tante cose buone fatte in questo anno…

Noi dobbiamo avere grande fiducia, l’abbiamo acquisita quest’anno. Dobbiamo portare in campo fiducia, coraggio e consapevolezza. Abbiamo questi sentimenti, possiamo toglierci soddisfazioni. Non possiamo permetterci di abbassare questo sentimento. Dobbiamo avere fiducia, coraggio. E allo stesso tempo ribadisco le solite caratteristiche di questa squadra, che deve avere veramente fame“.

Nel primo tempo eravate in sei nella trequarti avversaria. E anche Thorsby mi sembra migliorato tantissimo. Quando ci sarà il successo sulle corsie laterali anche gli attaccanti si divertiranno di più…

Thorsby ha corso undici chilometri tra riscaldamento e partita, può fare le maratone per il dispendio e la corsa. Mi assumo la responsabilità nella passata stagione per non avergli dato spazio nei primi sei o sette mesi, perché vedevo le cose in un certo modo. È un ragazzo straordinario, un professionista esemplare e oggi è in grande forma, sta bene. Sono tutti fondamentali, la forza che abbiamo avuto la scorsa stagione è che quando qualcuno giocava due partite di seguito e poi entrava qualcun altro al posto suo, dava tutto. Questa deve essere la mentalità, facciamo parte di un gruppo e dobbiamo toglierci qualcosa singolarmente e darlo al gruppo“.

Sul suolo di Messias: “Potrebbe fare tantissimi ruoli. E’ bravo in mezzo al campo, è bravo da seconda punta perché attacca lo spazio, è bravo da esterno a piede invertito. E’ bravo anche da quinto. Adesso stiamo lavorando dove l’avete visto oggi, come con il Torino lo scorso anno dove era mezzala. I presupposti e la consapevolezza per poterlo vedere lì è importante“.

Qual è la ricetta per poter seguire i giovani?

Il lavoro quotidiano, la parola e i particolari. Con i giovani bisogna lavorare tanto nei particolari. Anche a livello mentale bisogna stimolarli sempre a livello positivo”.

Sulla partita di Bohinen: “Sono contento per Emil, avevo anche desiderio di vederlo in una partita di un certo livello. È stato bravo, è un ragazzo molto bravo e intelligente. Sa ritagliarsi lo spazio in mezzo al campo, sa trovare lo spazio e le imbucate per i compagni. Credo che abbia margini di miglioramento e ci lavoriamo. Per quanto riguarda le figure di Bani e Badelj per la crescita dei più giovani, Milan e Mattia sono due giocatori fondamentali per questo gruppo. Soprattutto due uomini fondamentali. Motivo per il quale i giovani vedono in loro degli esempi. Vale a dire Marcandalli, che arriva da un anno in Serie B e guarda Milan e Mattia. Loro sono esempi per i giovani, c’è da stimolarli positivamente e lo fanno, e anche quando c’è da bacchettarli lo fanno, come giusto che sia. È importante avere all’interno di questo gruppo tanti giovani”.

Abbiamo avuto l’impressione di rivedere qualcosa di quello visto all’Europeo: sono i centrocampisti a determinare la fase di possesso nel solito 3-5-2, mentre in fase di non possesso lo sono i giocatori dietro. Quest’anno il Genoa mi sembra molto più proiettato in avanti, attaccando con tanti uomini…

È l’importanza di avere giocatori duttili, che sappiano comunque fare entrambe le fasi. Giocatori che sappiano interpretare il ruolo in modo giusto. Servono i meccanismi giusti, serve sacrificio, ma cercheremo in determinate partite, non sempre, di portare più giocatori sopra la linea del pallone e cercare smarcamenti e inserimenti per situazioni pericolose. Diventa importante riuscire a trovare le giocate letali e devi essere bravo nella fase preventiva”.

Quando ti aspetti l’arrivo del portiere?

Leali ha fatto molto bene, sono contento per Nicola che è un grande professionista, un ragazzo straordinario ben voluto da tutti. In porta stiamo cercando un giocatore con determinate caratteristiche, ma non è assolutamente semplice perché questo giocatore ha caratteristiche difficile da trovare. Stiamo valutando e facendo delle valutazioni, ma avere un portiere affidabile come Leali mi fa stare sereno in questo momento”.


Genoa 3-1 Venezia, vittoria per i rossoblù. A segno Ekuban, Gudmundsson ed Ekhator