Un fazzoletto utile al funerale del campionato che inizierà  fra dieci giorni per nascondere la mancanza di lacrime da parte dei principali protagonisti. In primis la guerra tra FIGC, Lega Serie A e Governo. Altra stagione per i tifosi delusi dal calciomercato.

Calciomercato è istinto di scoop, una scusa che il calcio prende in prestito dagli animali. Nel calciomercato ancora in corso si è ragionato senza gli allenatori viste le tante nuove panchine.

Le società avranno lavorato verificando chi arrivava dai prestiti, chi sarebbe uscito dai prestiti, quale il prossimo obiettivo, se confermare contratti non ancora in scadenza e in essere il prossimo anno, se svecchiare la squadra, se ridurre il monte ingaggi.

Dopodiché si saranno sedute ad un tavolo con il tecnico per decidere con che tattica giocare e affidargli giocatori di ruolo per quella strategia. Chiamasi organizzazione per non trovarsi, ad esempio, senza esterni per il 3-5-2 e per non cercarli o inventare ruoli durante il campionato. Fare una cernita con l’allenatore di chi serve e chi non serve della rosa della passata stagione e tramite il calciomercato inserire giocatori giusti nel posto giusto. Tutto ciò sta succedendo a dieci giorni dall’inizio della stagione.

A dieci giorni dal via della stagione delle 20 squadre di Serie A neanche l’Inter che tutti danno per completa ha la rosa, o ancor meglio i 16 a disposizione che dovranno scendere in campo. Vizi e passioni non possono più ritagliarsi con il calciomercato un ruolo centrale nelle estati italiane, un fenomeno sociale che alla fine lascia molti delusi e perplessi sulla sua utilità e specialmente della sua durata.

Non partecipare ad una ditata in più non vuol dire non essere aggiornati e senza fonti, ma vuol dire valutare. Ad esempio, si è visto dal primo di giugno che le squadre della parte destra della classifica, e in parte anche di quella sinistra, in tutti i campionati europei difficilmente hanno potuto acquistare per motivi economici e finanziari o prendere prestiti importanti visti gli ingaggi dei calciatori top. In questo calciomercato bisognerà valutare il dazio imposto dalla FIGC che non è solamente, come nel passato, quello prima vendere e dopo acquistare.

Il paracadute per le squadre retrocesse ad oggi è servito solamente per una squadra, l’Empoli, un ascensore che procura non euro, ma crea plusvalenze per l’anno successivo lanciando giovani allenatori e calciatori in Serie B, la giusta strategia per risalire e per alzare la posta nel calciomercato in una Serie A con poche idee.

Il campionato di Serie A aspetta l’autunno, con handicap in più per le 7 sorelle per le competizioni Europee allargate. Quelle che galleggeranno nella parte destra non  potranno navigare a vista fino all’assemblea delle FIGC, che si preannuncia rivoluzionaria, e fare i conti sulle neopromosse se andrà in porto la riforma del campionato, ambita da tutti in FIGC, passando da 20 a 18 squadre.

Se succederà, non si potrà più aspettare Godot e la solita salvezza conquistata all’ultima o penultima giornata, anche se tutti continueranno a far pesare la quota 40 punti per salvarsi, ormai una utopia da tempo.

Continuano le invasioni barbariche nell’ex Campionato più bello del Mondo. Nel 1980 alla riaperture delle frontiere c’erano 11 stranieri, oggi alla fine del calciomercato potrebbero essere il 60% dei calciatori tesserati. Costano poco, agevolano gli affari , servono da richiamo esotico, ma è l’esterofilia che soffoca il calcio italiano.  I club italiani non riescono a capire che importare decine di stranieri mediocri non fa gli interessi di nessuno. Si abbassa il livello delle squadre e della competitività, oltre a svilire il prodotto interno dove le squadre giovanili nei campionati europei  si fanno distinguere. Si lamentano che fanno fatica ad aumentare i diritti TV, l’unico bancomat del calcio italiano, e giustamente perché c’è mancanza di spettacolo. 

Nel calcio italiano ai calciatori stranieri basta avere un buon procuratore e poi ci si muove come e quando cavolo fa comodo, con contratti a cifre importanti a lungo termine. Anche con circolazione di bustarelle?

A dieci giorni dall’inizio della stagione non raggiungono neanche le  dita delle due mani le  dieci operazioni di calciomercato che potrebbero fare la differenza nella prossima stagione.  Tutto rimandato agli ultimi giorni di agosto alla caccia dei saldi dopo aver giocato tre giornate del campionato 2024/2025. Buoncalcioatutti!