Tolstoj, autore di “Guerra e pace“, non può di certo giocare Genoa-Roma, ma con una sua lezione domani all’ora di pranzo dentro il Tempio potrebbe dare uno spunto: “per essere tutti felici, bisogna credere innanzitutto nella possibilità di esserlo“.

Dovrà essere la consapevolezza del periodo che sta attraversando il Vecchio Balordo a fare la differenza sul campo e sugli spalti, non solo nella Nord e nella Zena. Gilardino e la squadra hanno la consapevolezza di saper cosa debbano fare, anche se con troppi cerotti che andranno dimenticati.

Gilardino e lo staff tecnico e atletico conoscono il valore degli uomini a disposizione, sanno dove possono arrivare e anche come arrivarci. Lo hanno fatto vedere contro Inter e Monza, consapevoli che in questa stagione sarà difficile governare, reggere, controllare il rettangolo di gioco.

Su tutto ciò, visto il materiale a disposizione, è bene mettersi il cuore in pace e sperare poco  nel mercato di riparazione. La presa di coscienza da parte di Gilardino porterà non solo a concretizzare le partite in cui attacchi, ma anche a difendersi bene.

Una presa di coscienza da parte di tutti che potrebbe essere non complicata, ma sicuramente difficoltosa, soprattutto se si continua a riempire l’infermeria. Per le altre trentasei gare da giocare dovrà essere l’atteggiamento visto nel gruppo di Gilardino degli ultimi due anni a fare la differenza, ricordandosi di un secondo tempo con il Verona non da Grifoni.

Contro la Roma serviranno attenzione e determinazione come è successo la scorsa stagione con le cosiddette “grandi”, non solo al Ferraris. Un risultato importante contro la Lupa romana servirebbe per continuare a credere nella possibilità di essere soddisfatti, ma non appagati.

A Gilardino piacerebbe giocare, come visto nelle amichevoli estive, un calcio un po’ più offensivo e propositivo, cercare il risultato attraverso il gioco anche se le circostanze lo costringeranno a puntare sul tatticismo e sul difensivismo- consapevole che paga meno – fino al raggiungimento dell’obiettivo di una salvezza anticipata.

Come sempre la formazione domani alle ore 11.30 su Buoncalcioatutti.it, con qualche rimando alla conferenza stampa di oggi per capire chi avrà recuperato dall’infermeria.

Venendo alla Roma, in queste tre giornate di campionato non è ancora pervenuta non solo per la classifica (un punto tra Cagliari e Empoli, un altro con la Juventus), ma anche per un solo goal fatto e due subiti.

La Roma in questo calciomercato ha speso molto (130 milioni) e sono entrati calciatori con le caratteristiche richieste da De Rossi: Dovbyk centravanti ucraino proveniente dal Girona; Soulè dalla Juventus; Enzo Le Fee dal Rennes; il terzino svedese Dahl; il portiere Ryan; il classe 2007 Buba Sangare proveniente dall’Elche e Saelemaekers dal Milan.

Anche le uscite sono state importanti: Lukaku, Rui Patricio, Spinazzola, Llorente i più acclamati. Dopo la chiusura del calciomercato DDR è stato accontentato con due svincolati di buon pedigree come Hummels, nazionale tedesco, e Hermoso, ex Atletico Madrid, due difensori centrali. Per De Rossi il banco tattico è saltato quando Dybala ha rifiutato i dollari arabi.

Avere in squadra Dybala, Soulè, Baldanzi (autore della tripletta che ha battuto la Norvegia nella gara con l’Under 21), tutti giocatori con le stesse caratteristiche tecniche, renderà difficile trovare la quadratura, l’organizzazione, l’equilibrio a meno che non voglia giocare con il 4-2-4 del Brasile prima degli Anni ’80.

In questi quindici giorni di sosta le ha provate tutte, ricordandosi del 2005 quando Spalletti mise in campo una formazione di soli centrocampisti al Ferraris disperato dai risultati non arrivati e mezze punte con Totti falso nove, Perrotta alle sue spalle e De Rossi baluardo davanti alla difesa. Giocavano anche Aquilani, Tommasi e Taddei con Panucci e Cufrè sulle corsie laterali a spingere. Attualmente a DDR quel tipo di giocatori mancano, il solo Angelino ci prova.

De Rossi contro il Grifone vorrebbe proporre Dybala falso nove con Soulè e Baldanzi in campo considerato che Capitan Pellegrini si è infortunato con la Nazionale. A centrocampo, anche senza lo scenario descritto in precedenza, punterà sul francese Konè (Le Fee infortunato) e su Cristante se giocherà a due. Se giocherà a tre, dentro anche Paredes.  Altra novità viste negli allenamenti di questa settimana quella di Baldanzi mezzala.

Nelle prime tre di campionato alla Lupa è mancato dinamismo con pallone o senza: l’attacco degli spazi e la pressione alta dopo il mancato possesso. A De Rossi non mancano giocatori di qualità, ma quelli pronti ad attaccare lo spazio dietro le linee avversarie, giocando a ritmi bassi che non creano occasioni da gol se non interviene Dybala.

Tutta la stampa che segue i giallorossi punta su Konè per far ripartire la Roma dopo l’esordio in nazionale con la Francia. Giocatore molto falloso nelle due ultime due gare con i francesi: ammonito con l’Italia dopo due minuti, con il Belgio dopo quattro. Toccherà all’arbitro della gara – considerato che studiano tattiche e giocatori, non provvedimenti anticipati – essere vigile.

DDR aspetta la formazione del Genoa e in particolare la difesa che schiererà. Senza Bani e qualcun altro dentro Dovbyk, il centravanti ucraino non al meglio, o l’ex Shomurodov. Con Bani Dybala falso nove per non dare punti di riferimento? Il centrocampo con lo stop di Pellegrini e Le Fee vedrà Cristante, Konè e il nuovo ruolo di Baldanzi (in ballottaggio con il giovane Pisilli) da mezzala e non da trequartista alla ricerca di quella rapidità e di quella qualità mancate nel cuore del gioco nelle prime tre di campionato? Difesa a tre o a quattro? Dipende se debutterà lo spagnolo Hermoso.

La vera domanda è: la Roma domani all’ora di pranzo sarà ancora un enigma? Tatticamente come giocherà? Col 4-2-3-1 o col 4-3-2-1, ossia i moduli usati in questo inizio di campionato anche se con la Juve per pareggiare è ricorda al 3-5-2.

Arbitra Giua di Olbia, 36 anni, ingegnere gestionale. Primo fischio nel 2002. Debutto in Serie A nel marzo 2018 in Bologna-Genoa. Al termine della passata stagione 42 gare dirette nella massima categoria. Nelle prime tre giornate di campionato una gara diretta: Verona-Juventus. Nella scorsa stagione ha diretto due gare del Grifone con il Torino al Ferraris e con la Juventus allo Stadium, due pareggi per 0 a 0. Con la Roma la vittoria in trasferta a Frosinone. In carriera con il Genoa 2 pareggi, 2 vittorie, 3 sconfitte. Con la Roma 4 gare, 4 vittorie.

Primo assistente Cecconi (Empoli), secondo assistente Zingarelli (Siena), quarto uomo Massimi (Termoli). VAR Gariglio (Pinerolo), AVAR Di Paolo (Avezzano).