Nel corso della gara tra Genoa e Roma ci sono almeno tre episodi che hanno chiamato in causa il VAR, due più di altri. Il primo episodio della gara tra Genoa e Roma arriva al minuto 11′ e 13 secondi. Si tratta forse dell’unica disattenzione rossoblù del primo tempo nello stringere su Pisilli, con Thorsby e Badelj che lasciano troppa libertà al numero 61 per impostare e dare il via all’azione offensiva.

De Winter tenta di anticipare Dybala sul colpo di tacco di Dovbyk e colpisce sia la gamba sinistra di Dybala sia il pallone, con Martin che spazza via il pericolo in angolo. Alcune prospettive sembrano dire che il difensore rossoblù colpisce contemporaneamente la gamba e il pallone, altre che venga colpita prima la caviglia, altre l’esatto contrario. Il fattore dirimente è sempre il come e il dove l’arbitro si trova posizionato. In tal senso, l’arbitro Giua è a qualche metro, dietro l’episodio e con la visuale sgombra per valutare, e non è un aspetto secondario nella scelta di provvedere senz’altro ad un check, durato esattamente due minuti. Non viene suggerita dal VAR Gariglio una on field review, ma viene confermata la scelta di campo senza che venga ritenuto un chiaro ed evidente errore.

Ma l’episodio chiave è al minuto 36′ e 29 secondi: il gol della Roma. O meglio, quel minuto specifico è il momento dell’impatto del pallone di Angelino, che ribadisce in area a cercare un colpo di testa. L’ultimo difensore del Genoa, in linea, è De Winter. Il pallone spiove sul secondo palo dove appostati ci sono, a scendere: Pisilli, El Shaarawy e Mancini. Sicuramente oltre è Konè, che poi non risulta parte attiva nel prosieguo dell’azione.

Nel corso della traiettoria il pallone viene anche sfiorata da Vasquez, anche se le immagini non chiariscono bene la dinamica. Grossi dubbi rimangono non tanto per la posizione di El Shaarawy, che fattivamente sarà l’uomo a servire Pisilli a rimorchio qualche attimo dopo (El Shaarawy, come da immagini diffuse nell’intervallo della gara, era in posizione regolare tenuto in gioco da De Winter), quanto per quelle di Pisilli ad inizio azione (ricordiamo che è lui a calciare e impegnare Gollini prima che Dovbyk ribadisca in rete) e soprattutto di Mancini, che diventerà di lì a pochi secondi parte attiva del mischione che si crea nel cuore dell’area. Ecco, la posizione di Mancini (che sembra quasi accorgersi di essere in posizione dubbia, allarga le braccia, ma nel contempo fa anche blocco su Sabelli che stava rientrando per chiudere) è molto dubbia, anche rispetto all’ultimo difendente rossoblù De Winter. In tal senso, non abbiamo linee e non abbiamo immagini che dimostrino il contrario. Scelta molto dubbia quella di concedere il gol.

Curiosità: l’arbitro alza il braccio al minuto 36′ 47″ per segnalare l’annullamento del gol per fuorigioco. Quando termina la review in connessione con Lissone e viene assegnato il gol alla Roma? Esattamente al minuto 42′ 21″, con gesto del VAR mimato dal fischietto di Olbia. Se sommati ai due minuti intercorsi tra l’episodio Dybala-De Winter e la battuta del calcio d’angolo scaturito da quella situazione, si ottiene un totale di almeno 7′ 34″ Recupero del primo tempo: 7′ di gioco. Scelta abbastanza in linea con il tempo di stasi della partita, anche se tra esultanza e ripresa del gioco vanno via altri trenta secondi. Un minuto in più poteva starci.

C’è anche un ultimo episodio da analizzare in Genoa-Roma, precisamente nella ripresa. Malinovskyi calcia una punizione che Svilar respinge centralmente. Sul pallone si avventa De Winter, ostacolato da Mancini. Siamo al minuto 78′ di gara. De Winter è in leggero anticipo rispetto al difensore della Roma, che lo ostacola un po’ nella medesima maniera in cui De Winter aveva ostacolato Dybala nel primo tempo. Di sicuro c’è un contatto, la cui entità è stata nuovamente valutata non da rigore dall’arbitro Giua ed entro i limiti della correttezza. Se analizzata in linea con altre scelte durante la gara, appare come una valutazione corretta del direttore di gara, tanto più che De Winter neppure protesta. Mancini si opporrà regolarmente anche sul successivo tiro di Vitinha, che sbatte addosso a De Winter impedendo al numero 9 rossoblù di segnare.

Sull’episodio del contatto De Winter-Dybala sono arrivate le parole di De Rossi, che ha risposto a precisa domanda, ma senza cercare alibi: “Per parlare dell’arbitraggio dovrei rivedere tutta la partita. Ho detto al quarto uomo che il rigore su Dybala sembrava netto, pensavo fosse fuorigioco ma mi hanno assicurato che non lo era. Se parlassi dell’arbitraggio sembrerebbe che questa partita l’abbiamo buttata per colpa dell’arbitro, il fatto è che non si può prendere gol nell’area piccola. Fa male“. Sull’episodio del gol concesso alla Roma, per capire se l’arbitro abbia giustificato la sua decisione, è stata fatta una precisa domanda a mister Gilardino, che ha risposto così, sorridendo: Oggi ero già troppo agitato, non sono andato a chiedere spiegazioni all’arbitro. Ho mandato i miei collaboratori. Devo rivedere la partita e avrò modo di fare delle considerazioni, non così a caldo. La revisione al VAR? È stata un po’ troppa…“.


Genoa, Gilardino: “Reazione da squadra consapevole. Dovevamo fare meglio nel primo tempo”