Assieme a Mario Ponti, che ormai da otto anni ci presenta i prossimi avversari del Genoa, andiamo ad avvicinarci alla sfida di questo pomeriggio contro il Venezia.

Il momento attuale

Il Genoa si è ripreso dalla brutta sconfitta interna contro il Verona, grazie al pareggio ottenuto in piena zona Cesarini contro la Roma. Un buon secondo tempo, mentre la prima frazione ha lasciato l’amaro in bocca a molti tifosi. Il Venezia è reduce dalla batosta contro il Milan a San Siro e l’unico punto lo ha ottenuto alla prima giornata a Firenze. I lagunari non attraversano un bel periodo: avanti di questo passo, la salvezza diventerà un miraggio.

I punti di forza del Venezia

È dura individuare qualcosa di forte nel Venezia attuale. Forse il centrocampo, anche se Duncan dovrebbe indisponibile. Giocheranno Busio e Andersen in mezzo, con l’ex Genoa Candela e Zampano sugli esterni. È il reparto più competitivo. Busio ha abbastanza qualità, conosce il calcio italiano e ha anche un discreto mercato. Forse è il giocatore migliore del Venezia, possiede passo e tecnica.

I punti deboli del Venezia.

La difesa, specie il portiere Joronen, che ha San Siro ha regalato un paio di gol al Milan. Hanno subito 8 reti in quattro partite. A Milano hanno commesso una serie di errori orripilanti. Sono lenti, coprono male il campo, certe volte fanno dei movimenti alla rovescia. Giocano con il 3-4-2-1, però contro il Milan di fatto dietro erano allineati a cinque: cambia poco, perché il problema vero è il livello non altissimo dei difensori.

L’allenatore

Dopo la semifinale di Champions conquistata alla guida della Roma, Eusebio Di Francesco è incappato in una serie impressionante di esoneri e retrocessioni. Un anno fa con il Frosinone era partito bene, poi la squadra è caduta in Serie B. Le sue squadre offrono un calcio piacevole, ma quel che conta è il risultato e negli ultimi anni sotto questo aspetto Di Francesco è andato male. Nonostante venga da stagioni fallimentari, riesce sempre a trovare una panchina di Serie A. Il Genoa comunque dovrà stare attento perché sarà una partita trappola, se non sarà affrontata con piglio e concentrazione. Dopo Venezia, comincerà un miniciclo importante: il derby in Coppa Italia, la Juve e l’Atalanta in campionato. A Venezia bisogna fare risultato per non iniziare questo trittico con malumore.


Venezia-Genoa, i precedenti: sarà il 21° scontro diretto in Laguna

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Mario Ponti
Sono nato a Genova il 10 gennaio 1964. Ho fatto tutto il settore giovanile nel Genoa: 3 anni di primavera, esordio in serie A in Genoa -Napoli nel 1983. Poi esperienze nel Carbonia, Omegna, Casale e Mondovì in Serie C2; poi Dilettante in squadre della provincia di Genova. Un grave infortunio al ginocchio destro mi ha condizionato per tutta la carriera. Quattro operazioni. Una volta terminato di giocare ho iniziato a fare l’allenatore, prima nelle giovanili rossoblu e successivamente per 10 stagioni sulle panchine di Arenzano (il mio paese d’origine), Cogoleto, Lagaccio, Molassana e Pegliese. Infine, la sclerosi multipla è avanzata e ho dovuto abbandonare la panchina motivo per cui ho fatto per tre anni il direttore sportivo. Ora voglio fare solo lo spettatore e il tifoso. Nel 2014 la T.O mi ha premiato come tifoso rossoblu dell’anno, cosa di cui vado molto, molto orgoglioso.