L’allenatore del Como, Cesc Fabregas, è intervenuto in conferenza stampa per commentare la partita di campionato contro il Genoa, pareggiata 1-1 (clicca QUI per leggere la cronaca). Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.

Come ci si sente a non aver vinto oggi, dopo una partita giocata così?

“Prima di venire qui ho dovuto contare fino a cinquanta, sono arrabbiato. Non capisco come una squadra possa creare tanto e non vincere, è pesante e frustrante. Mi dispiace per i ragazzi, avrebbero meritato tantissimo. Abbiamo lavorato, tanti infortuni, ho inserito giocatori in posizioni nuove.
Oggi era una partita molto difficile, il Genoa veniva dalla vittoria contro il Parma mentre noi no. Penso che avremmo meritato di più, vista la personalità messa in campo. Il Genoa con poco ha fatto gol, noi con tanto no. Questo pesa. Sono positivo perché giocando così arriverà qualcosa in più, sono contento per la performance generale della squadra, per la mentalità messa in campo. Fino all’ultimo secondo tutto può cambiare, specialmente quando si sbagliano tante occasioni. Possiamo crescere.”

Su Da Cunha: 

“Dobbiamo andare per la nostra strada, con gente di qualità. Per me oggi Da Cunha è stato il migliore, nonostante il ruolo nuovo. Senza la palla ha fatto veramente un grande lavoro.”

Sulle occasioni perse:

“Ho parlato già ai ragazzi. Lavoriamo tanto sulla superiorità numerica in attacco, però la squadra fa fatica a mettere la palla in porta: la cosa più importante nel calcio. Ci sono tantissime cose positive, da migliorare sempre. La frustrazione, però, oggi è tanta. Abbiamo fatto tanto, è mancato solo il pezzettino finale. Devo pensare ai prossimi dieci giorni, portando la squadra a crescere: questa è l’unica strada da percorrere.”

Serve attenzione in Serie A

“Ci sono tante partite così in Serie A, anche l’anno scorso abbiamo giocato contro squadre del genere. Oggi mi è piaciuta la cattiveria, la mentalità della squadra: questa è la strada. I ragazzi hanno dato tutto, devono però capire che quando si perde concentrazione poi cambia tutto.”

Sullo stadio e su Miretti:

“Penso sia un bello stadio in cui giocare, mi piaceva da giocatore giocare in stadi del genere. La mia solidarietà a Miretti, visti i fischi che ha ricevuto; non è mai semplice per un giocatore essere fischiato. Penso sia un bel giocatore, lo sarà per l’Italia anche in futuro.”


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