Non sono passati nemmeno quattro giorni dall’ultima assemblea e, in ragione della data del 15 gennaio 2025 entro la quale sono attese certezze su chi sottoscriverà l’aumento di capitale da 40 milioni (approvato proprio sabato), ecco che spuntano le prime ipotesi concrete su chi se ne farà carico.
Sabato le risposte a Villa Rostan erano state tiratissime. Si era parlato di vari interlocutori coinvolti nel processo di sottoscrizione e di possibilità da non escludere di intervento diretto della proprietà in questo aumento di capitale, la stessa proprietà che in quella sede aveva visto la revoca di tre persone componenti il CdA (Wander, Pasko e Weiss).
Come ci viene confermato dalla Romania, tutti gli indizi per l’aumento di capitale portano a Ion Tiriac, tennista romeno che è tra gli sportivi più ricchi al mondo (nella foto qui sotto), e Dan Şucu, imprenditore della medesima nazionalità, 61 anni, fondatore e CEO di Mobexpert, un’azienda che si occupa di mobili e arredamento per interni e che ha nelle intenzioni di espandersi.
Mobexpert è leader del settore in Romania, con circa 26 negozi e 8 fabbriche. Si calcola che nel Paese una casa su quattro sia arredata con prodotti di Mobexpert. Inoltre, rientra anche tra le principali aziende europee di mobili in tutta Europa.
Nel maggio del 2022 Şucu si è affacciato al mondo del calcio, acquisendo il 50% delle quote del Rapid Bucarest, diventandone così l’azionista principale insieme a Victor Angelescu. La squadra, una delle più storiche nel calcio romeno, è fallita nel 2016 ed è ripartita l’anno successivo dalle serie minori. Dall’arrivo dell’imprenditore alla guida del club, sono arrivati un quinto e un secondo posto nella massima serie. Quest’anno, invece, la squadra occupa la nona posizione in classifica.
La scorsa stagione è stata allenata dall’italiano Cristiano Bergodi, ex calciatore di Lazio e Padova ed ex tecnico di Sassuolo, Modena e Brescia. In estate, invece, Melegoni fu vicino al passaggio proprio al Rapid Bucarest. Alle sue spalle, come già scritto, si profila il supporto di Ion Tiriac. E non è da escludere anche un coinvolgimento dei fratelli Paval, fondatori della catena Dedeman.
Come riporta Romaniajournal.ro, Ian Tiriac “è il secondo rumeno più ricco con un patrimonio di 2,1 miliardi di dollari. All’età di 84 anni, l’ex tennista ha fatto fortuna nel settore bancario e assicurativo, nel settore immobiliare e delle automobili, occupando il 1.545° posto nella classifica Forbes, in cui è entrato per la prima volta nel 2019, con una fortuna poi stimata in 1,2 miliardi di dollari. Ora, nel 2024, Ţiriac ha raggiunto il più alto valore stimato della ricchezza, in un leggero aumento rispetto all’anno scorso, quando era valutato a 2 miliardi di dollari“.
La domanda sorge spontanea: viste le domande ben chiare e dirette poste in assemblea dai cronisti (e prima ancora da alcuni dei partecipanti nella parte non aperta ai media), perché far trapelare questa notizia a neppure 4 giorni dall’appuntamento di Villa Rostan e non in quella sede? Una questione di riservatezza che è stata disattesa? Domanda che, come spesso accade col Genoa di mezzo, rimarrà senza risposta. Ma è chiaro a tutti che segreti al Genoa proprio non ne esistano…
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