Un nuovo capitolo si aggiunge nel percorso che da un mese accompagna il Genoa, tra aumento di capitale e delinearsi del nuovo CdA. La prima presa di posizione di A-Cap era stata lo scorso 19 dicembre, il giorno successivo all’aumento di capitale sottoscritto da Dan Sucu, da ieri nuovo presidente del Genoa. Dopo circa un mese da quel passaggio e dopo il “botta e risposta” a distanza con il CEO Blazquez riportato stamattina dai colleghi del Secolo XIX, è nuovamente Bloomberg a dare notizia del fatto che un’entità controllata dall’assicuratore A-Cap, il maggiore finanziatore dei 777 Partners nel loro progetto calcistico, avrebbe presentato un’ingiunzione presso un tribunale italiano.

Sulla base di documenti in loro possesso, l’ingiunzione sosterrebbe “che l’aumento di capitale approvato a dicembre dal consiglio di amministrazione del Genoa ha eluso A-Cap per trasferire la proprietà a Dan Sucu, minando i diritti del creditore. L’assicuratore sostiene di aver fatto valere un pegno concesso da un’unità 777 sul club e di aver avuto il diritto di partecipare e votare nell’assemblea degli azionisti che ha approvato il processo di ricapitalizzazione“. Spazio anche alle risposte arrivate dal Genoa per voce del CEO Blazquez, che ha ribadito l’irreversibilità della procedura perché eseguita nel pieno rispetto della legge. “Tali azioni sono completamente infondate. Saranno vigorosamente contestate e non avranno alcuna possibilità di successo” è quanto si legge.

Nel segnalare che non sono arrivate dichiarazioni ufficiali né da rappresentanti di A-Cap né dallo stesso Dan Sucu, l’articolo di Bloomberg riporta anche che l’entità in questione sarebbe ACM Delegate di proprietà della stessa A-Cap. Come si legge, “ad ACM è stata concessa una “delega irrevocabile per l’esercizio dei diritti di voto e di tutti gli altri diritti in relazione alle società soggette al controllo dei mutuatari”, tra cui il Genoa, secondo un deposito legale“.


Bloomberg rilancia la risposta di A-Cap alla cessione del Genoa