La 36esima giornata di campionato, dopo esserci stropicciati gli occhi con le semifinali di Champions ed Europa League, ha lasciato il solito amaro in bocca vedendo le solite gare dove abbondano i palloni verso i portieri, il gioco orizzontale e il possesso pallone. Tutto sarebbe nella norma di questo campionato se non ci fossero stati gli “svenimenti annunciati” alla vigilia.
Non occorrono dottori specializzati per mettere fine a questo tran-tran di fine campionato. A perdere è il sistema calcio. Oltre giocare almeno nelle ultime tre gare di campionato che contano ai fini di un risultato in contemporanea, FIGC, Lega Calcio e società dovrebbero pretendere altra formulazione del calendario tenendo conto di quello che è successo alla fine di altri campionati, mettendo ad inizio stagione quegli incontri sulla carta che si giocano in “famiglia” e ormai conosciuti a tutti in particolare da coloro che girano gli stadi per lavoro dove sono palpabili a vista d’occhio e di orecchio gli umori delle tifoserie gemellate.
Per la Champions e l’Europa League non molla nessuno. Al sabato Atalanta, Lazio, Milan vincono gli anticipi con Genoa, Cagliari e Fiorentina, hanno cercato di spostare la tensione su chi giocava domenica, ma il Torino e la Roma hanno fatto spallucce.
L’Atalanta con la testa al Genoa e non alla Coppa Italia ha fatto vedere che non insegue più un sogno: il compito della Dea sulla carta poteva essere più difficile, come visto nel primo tempo. La Lazio e il Milan hanno fatto meno fatica contro un Cagliari finto battagliero, eccetto Barella perché erano sull’isola, e una Fiorentina svuotata, che ha permesso addirittura al Diavolo di gestire il gioco spaventandolo solo alla fine. Piatek continua a non sparare e Gattuso è preoccupato e pensa ai gol di Cutrone.
Alla domenica all’ora di pranzo ha vinto il “Circus” Belotti. Altro che Gallo, un Leone dentro l’area del Sassuolo, però quando gli emiliani sono rimasti in dieci dal 30’ del primo tempo per il rosso a Bourabia. Un rosso gratuito da parte di Giacomelli di Trieste perché il marocchino si è alzato la maglia per esultare al gol. Attenzione: alzare e non levare. Rosso che ha fatto ammosciare il Sassol. Alla sera la Roma tutto cuore batte una Juventus che gioca quasi controvoglia, in vacanza sulla neve considerato il tempo. Signora che ha dato anche l’impressione di “scansarsi” negli ultimi venti minuti di gioco, sarà stata percolpa della nuova maglia? Juventus che dovrà fare tesoro di questo finale di campionato ricordandosi che all’estero, in Inghilterra, vincono perché non investono solamente sugli attaccanti top ma su centrocampisti e difensori.
Le altre partite domenicali hanno confermato che il Napoli è la bestia nera della Spal con 11 successi consecutivi. Semplici dopo essere andato sotto è passato al tridente e il Ciuccio ha ragliato di dolore. Perché non avendo più da perdere e da chiedere al campionato non ha giocato subito all’inglese? Tattica, tattica, uffa, uffa!
Si va poi in fondo alla classifica. Colpo dell’Empoli in casa Doria. Prima vittoria stagionale in trasferta. Anche Giampaolo è stato tradito? Alla vigilia aveva dichiarato “sarebbe un’offesa ipotizzare che si perda apposta”. È stato accontentato un pochino nel primo tempo, nel secondo tempo i blucerchiati sono “svenuti”. Tutto confermato dalla atmosfera surreale dentro il Ferraris visto che dopo il lungo check del gol toscano non hanno esultato solo i tifosi toscani. Bene: adesso l’Empoli nelle prossime due gare dovrà fare il miracolo e se ci riuscirà sarà stato bravo uscendo dalla giostra delle ultime due gare. Bene che Quagliarella abbia segnato il dodicesimo calcio di rigore. Ventisei reti del capocannoniere con 12 rigori dovevano ottenere un altro risultato per la Ferrero-band.
Nessun problema per l’Udinese allo Stirpe di Frosinone. Tre reti nel primo tempo per i friulani, troppi visto che i canarini laziali pur essendo già retrocessi hanno costruito più gioco e creato più di Okaka e compagnia, confermando che la scarsa capacità realizzativa dei ciociari ha pesato sul risultato, come peraltro sull’intera stagione.
All’apericena del Lunedì Mihajlovic e il Bologna hanno steso il Parma 4 a 1. Un punto per uno non faceva male a nessuno, ma Mihajlovic non ha voluto aspettare ancora 90’ per essere sicuro di salvarsi per incominciare a programmare il suo futuro. Parma KO anche per colpa di due autoreti. Adesso trema.
L’Inter all’ultima della trentaseiesima di campionato doveva vincere e ha vinto sempre con poco gioco e gloria contro un Chievo rattoppato da ragazzini e con prove verso il futuro della cadetteria. Inter pigra che ha sofferto fino al rosso a Rigoni. Gongolano i cinesi perché i 50 milioni di Champions sono vicini.
In cima e in fondo alla classifica “Mai dire mai” visti i pazzi risultati di fine stagione (pazzi per usare un eufemismo). Per il Genoa è il momento degli appelli dai Cuori rossoblu affinché domenica si riempia il Tempio. Anche quelli che sono stati fuori, in particolare gli anziani cresciuti a pane e Fossa dei Grifoni fino agli anni 90’ in cuor loro farebbero un appello per salvare il Genoa: Genoani si nasce , si cresce e si muore e nessuno mollerà.
Il calcio non è come il cinema. Preziosi se non riuscirà a vendere dovrà riflettere con la Dirigenza. Non si possono rifare le scene e aggiustarsi il trucco. Chi gioca e chi fa le squadre, chi assume allenatori, non può poi pentirsene durante il cammino di un campionato: deve fare tutto dal vivo, anche senza fare necessariamente miracoli. Questa è la strada per resuscitare il Vecchio Balordo, prima però “nessun molli”.
I NUMERI DEL CAMPIONATO (aggiornati alla 36° giornata)
- MEDIA GOL RISPETTO ALL’ANNO SCORSO: -7 (962/969)
- RETI TOTALI DA INIZIO CAMPIONATO: 962;
- RETI DI GIORNATA: 31;
- GIORNATA PIÙ PROLIFICA: 28° (42 gol)
- GIORNATA MENO PROLIFICA: 16°/32° (17 gol)
- RIGORI ASSEGNATI E REALIZZATI DA INIZIO CAMPIONATO: 94;
- MIGLIORE ATTACCO: ATALANTA (73);
- PEGGIORE ATTACCO: CHIEVO (25);
- MIGLIORE DIFESA: JUVENTUS (27);
- PEGGIORE DIFESA: CHIEVO (75);
- MIGLIORE ATTACCO IN CASA: ROMA (41);
- PEGGIORE ATTACCO IN CASA: FROSINONE, CHIEVO (14);
- MIGLIORE DIFESA IN CASA: INTER (9);
- PEGGIORE DIFESA IN CASA: FROSINONE (38);
- MIGLIORE ATTACCO IN TRASFERTA: ATALANTA (40);
- PEGGIORE ATTACCO IN TRASFERTA: CHIEVO (11);
- MIGLIORE DIFESA IN TRASFERTA: TORINO (14);
- PEGGIORE DIFESA IN TRASFERTA: EMPOLI, CHIEVO (38);
- PARTITE VINTE CON ALMENO 3 GOL DI SCARTO: 55 su 360 (15,2%)