Undici e trentasei. Un orario che per Genova, da un anno a questa parte, evoca una tragedia senza precedenti come quella del crollo di ponte Morandi. Se Genova ha insegnato una cosa nella sua lunga storia, e con essa i suoi abitanti, è che non dimentica e sa ricordare e ripartire dai momenti di difficoltà. Oggi, ancora una volta in quel fatidico orario, tutta la città si è fermata a 365 giorni di distanza dalla tragedia che ha strappato la vita di 43 persone. Dal Porto alla Cattedrale di San Lorenzo, dalla gente per strada alle zone limitrofe a dove la tragedia si è consumata: tutta la città si è fermata per un lungo e silenzioso minuto.