Tempo di conferenza stampa per Aurelio Andreazzoli, il cui Genoa domani affronterà l’Atalanta di Gian Piero Gasperini a partire dalle ore 12.30. Prima della rifinitura e della diramazione della lista convocati per la gara del Ferraris, l’allenatore ha risposto alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa allestita all’interno di Villa Rostan.
Si riparte e si affronta Gasperini in una partita dove tanti si aspettano bel gioco e spettacolo
“Noi arriviamo vogliosi di dimostrarci se quel che abbiamo fatto in precedenza siamo nelle condizioni di migliorarlo. Solo quello è l’obiettivo di tutti ed anche nostro. Abbiamo analizzato la partita con la Fiorentina insieme ai ragazzi, anche se non proprio compiutamente, e ci siamo resi conto di poter migliorare molto rispetto a quella gara. La tendenza è quella, poi abbiamo la possibilità di affrontare una squadra importante con statistiche e numeri impressionanti. Ma non c’è soltanto l’aspetto dei numeri, c’è anche un’estetica che diventa un aspetto personale e personalmente sono attratto da quel tipo e modello di gioco. La squadra è più forte della nostra, lo dicono i numeri e tante altre cose, ma questa sarà un’occasione per prendere le misure con quello che siamo”.
Su Romero, Kouamé e Saponara
“Romero e Kouamé hanno giocato tutti e due in nazionale, si sono allenati, hanno viaggiato ma hanno recuperato. Stanno bene, Cristian ha avuto modo di arrivare il giorno prima e recuperare: hanno dormito, smaltito e stamattina si sono allenati interamente. Non abbiamo alcun tipo di problema, tutto a posto anche con quelli che sono arrivati nei giorni precedenti. Saponara disponibile dal primo minuto? Si, certamente”.
Caldo variabile importante?
“La variabile potrebbe esserci se una giocasse alle 12.30 e l’altra alle 20. Giocheremo tutti alla stessa ora quindi avremo le stesse difficoltà, che saranno difficoltà marginali e non dobbiamo metterle in conto. Ci siamo sempre allenati sotto un gran caldo, è chiaro che gli atleti non saranno in grado di esprimere il meglio di loro ma sarà cosa reciproca”.
Prima intera settimana di lavoro con Goldaniga ed Ankersen: impressioni
“Sono soddisfatto. La società è stata brava un’altra volta, perché ha completato con due tasselli che mi aspettavo e lo ha fatto nel migliore dei modi”.
Sulle prime avversarie e sulla sua filosofia di gioco
“Roma, Fiorentina ed Atalanta sono accomunate dalla forza, poi ogni squadra ha le proprie peculiarità nel modo di affrontare il gioco e porsi di fronte all’avversario. Ci poniamo una serie di problemi, che proviamo a risolvere prima sulla carta e poi sul campo: vedremo se le strade che abbiamo deciso di seguire ci portano all’arrivo o ci lasciano a metà strada. Gli avversari, che fanno lo stesso ragionamento, proveranno a darci le stesse difficoltà. La mia filosofia? Siamo all’inizio, non abbiamo nemmeno problemi di calcio infrasettimanale dato dalle coppe europee, purtroppo. Speriamo di averlo in futuro. Abbiamo liberato completamente le infermerie, e la bontà del lavoro che sta facendo il nostro apparato medico è cosa buona. Escluso Stefano Sturaro, che è ancora fuori dal discorso. Mi piacerebbe vederli all’opera tutti quanti, ma temo che il piacere dovrò rimandarlo”.
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Si aspettava un tifo del genere nella prima partita? Domenica in alcuni settori dello stadio torneranno anche gli striscioni
“Sinceramente? Si, mi aspettavo una reazione di quel tipo ma non mi aspettavo tanto. Dalla pancia del Ferraris ho sentito un’ora e mezza di cori e rumori. Alcuni miei amici mi hanno detto che a fine primo tempo avevano la sensazione di essere usciti da una discoteca, questo mi fa piacere perché l’entusiasmo genera sempre felicità. Avere in ambito sportivo una squadra che subisce l’entusiasmo non può che andare nella direzione della felicità: quando c’è felicità nell’interpretare le situazioni e lo fai con quello spirito non puoi che ottenere di più che se non fossi da solo o in un contesto differente. Mi auguro di essere degni di quello stato d’animo, anche in questa gara: noi ce la metteremo tutta, che credo sia la cosa che interessi maggiormente a chi si muove da casa per venire allo stadio”.
La lotta al potere dell’Atalanta è nelle corde di Andreazzoli?
“Certo, è un esempio del fatto che i risultati si possano ottenere in qualsiasi ambito con i mezzi messi in campo dalla squadra. Quella di Gasperini ha puntato sui giovani, ha fatto un percorso nel tempo che non fosse contorto ma oggettivamente in linea con la programmazione. Hanno fatto risultati e sono ben felice che li abbiano ottenuti, perché quando vedi un progetto simile arrivare a realizzazione non puoi che aver voglia di seguirlo, imitarlo, prenderne spunto”.
Lerager l’uomo che dà equilibrio alla squadra?
“In questo momento penso di si, perché Lukas ha possibilità di dare quantità, di interpretare secondo le necessità il variare delle situazioni e mettere a disposizione della squadra la generosità”.
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